“Lo rispedisco al Congresso e il mio messaggio è molto semplice: fatelo nel modo più giusto”. E’ la motivazione con cui oggi il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, si è opposto al budget di 612 miliardi di dollari per la difesa. E’ la quinta volta che Obama pone il veto in sette anni di mandato alla Casa Bianca. The Hill ha sottolineato che è “altamente inusuale” per un presidente mettere il veto su un disegno di legge che riguarda le spese per la difesa, che solitamente diventa legge con un sostegno bipartisan. Secondo Obama, il disegno di legge aggirava irresponsabilmente il tetto alla spesa adottato nel 2011, mettendo 38 miliardi di dollari in un fondo per la guerra non soggetto a limiti: una mossa che non ha esitato a definire “un trucco”.
Il presidente ha chiesto al Congresso di aumentare le spese per la difesa, ma non solo: “Cerchiamo di avere un budget che finanzi nel modo giusto la sicurezza nazionale e la sicurezza economica; dobbiamo essere capaci, in modo costruttivo, di riformare le spese militari per renderle sostenibili nel lungo periodo”. Il presidente si è opposto al disegno di legge anche perché include un passaggio che rende più difficile la chiusura del centro di detenzione di Guantanamo, dove gli Stati Uniti tengono rinchiusi i presunti terroristi.
I repubblicani hanno naturalmente criticato la decisione di Obama, affermando che in questo modo sta mettendo a rischio, tra le altre cose, gli stipendi dei militari. “Mettendo la politica nazionale davanti alle nostre truppe, il presidente ha messo a rischio la sicurezza nazionale” ha commentato lo speaker dimissionario della Camera, John Boehner. “Questo veto indifendibile – ha aggiunto – blocca le paghe e gli strumenti vitali per le nostre truppe, mentre i terroristi iraniani si preparano a guadagnare miliardi grazie all’accordo sul nucleare del presidente”.
I repubblicani vorrebbero cercare di superare il veto di Obama, ma è improbabile che riescano a ottenere i voti necessari. Il Senato ha approvato il disegno di legge con 70 voti a favore e 27 contrari; per superare il veto ne basterebbero 67, ma diversi democratici hanno già fatto sapere di essere pronti a cambiare il loro voto per non permettere ai repubblicani di superare il veto di Obama. Alla Camera, comunque, servirebbero 290 voti, ma il disegno di legge è stato approvato solo da 270 deputati.