L’Italia sprofonda a Glasgow. La nostra nazionale non riesce ad andare oltre un deludente diciannovesimo posto e, già da ora, deve dire addio alle Olimpiadi del prossimo 2016. Gli azzurri non sono riusciti a centrare l’obiettivo minimo del Test Event: infatti, la conquista del sedicesimo posto avrebbe garantito maggiori possibilità di partecipazione alla manifestazione olimpica. Troppi sono stati gli errori del sestetto, tra cadute e distrazioni, privo anche di tutti i “veterani”, rimasti a casa.
A Rio 2016 parteciperemo con un solo uomo, che dovrà qualificarsi attraverso l’all-around del Test Event, in programma la prossima primavera, dove l’Italia potrà mandare altri due atleti generalisti. Alle Olimpiadi si qualificano Giappone, Cina, Gran Bretagna, Russia, USA, Svizzera, Brasile, Corea del Sud. Al Test Event parteciperanno Germania, Francia, Paesi Bassi, Ucraina, Spagna, Romania, Canada, Bielorussia.Gli azzurri sono stati preceduti anche da Belgio e Colombia, retrocedendo nella Serie C dell’artistica.
L’incubo inizia con le performance a corpo libero di Ludovico Edalli, che cade dallo Tsukahara, e Paolo Ottavi autore di due cadute (front full e double arabian). Paolo Principi e Nicola Bartolini tentano di aumentare il punteggio con due buoni esercizi prima della chiusura affidata ad Andrea Cingolani. Le cose però non migliorano. Al cavallo con maniglie arrivano gli errori di Paolo Principi, che sbaglia e ripete l’uscita e Paolo Ottavi. I migliori sono Nicola Bartolini e Mattia Tamiazzo che realizzano punti preziosi, affiancati anche da Ludovico Edalli.
Bartolini, nell’esercizio agli anelli, anche se eccellente al volteggio, non riesce a eseguire un buon salto, perdendo così punti preziosi. Ormai l’Italia è sull’orlo del baratro e alle parallele si svolge l’atto finale della disfatta. Edalli cade in uscita, e nella classifica rimangono indietro Tamiazzo, Principi e Ottavi. Per la qualificazioni alle Olimpiadi serve la media del 14.6: gli azzurri non vanno oltre il 13.5. Un episodio del genere non accadeva da Sydney 2000. Da regolamento, spetta alla Federazione decidere quale ginnasta italiano potrà partecipare alle gare olimpiche. Ottima invece la gara della nazionale femminile, che ha già prenotato cinque biglietti per il Brasile.