La polizia indonesiana ha arrestato tre uomini, sospettati di avere legami con l’Isis. L’operazione e’ avvenuta nella provincia di Sulawesi. Ieri l’ambasciata statunitense aveva diramato un’allerta ai suoi concittadini sulle minacce alla sicurezza nelle zone turistiche dell’isola di Lombok. L’antiterrorismo indonesiano ritiene che i simpatizzanti dei gruppi radicali islamici siano circa un migliaio. Ieri gli Usa avevano dato notizia di arresti in Turchia, Belgio e Indonesia.
Inoltre solo pochi giorni fa il governo australiano aveva lanciato un preoccupante allarme che riguardava proprio le attività del sedicente Califfato in Indonesia. In un’intervista al quotidiano The Australian, il ministro ha usato l’espressione “califfato distaccato“, ossia un’Isis che ha l’intenzione di uscire dai confini del Medio Oriente. Entrando nel dettaglio, il viceministro della giustizia Michael Keenan, sottolinea come “l’ascesa nell’Isis in medio oriente crea problemi anche per la sicurezza in Australia, destabilizzando anche stati nostri amici e partner”.
L’allarme del ministro australiano giunge poco dopo l’intervento della polizia di Giacarta che ha sventato una serie di attentati suicidi. Al termine di tre giorni di raid nell’isola di Java la polizia indonesiana ha sequestrato esplosivi e bandiere come quelle di Isis ed ha arrestato una cellula formata da 9 jihadisti. Gli obiettivi erano centri commerciali, commissariati e le minoranze religiose nel Paese.