Il ministro degli esteri russo ha dichiarato di aver aggiunto cinque persone alla black list dei funzionari degli Stati Uniti a cui è vietato l’ingresso in Russia, come risposta all’allargamento della cosiddettal lista Magnitsky da parte di Washington. “Pubblichiamo – si legge in una nota – l’elenco dei cinque funzionari della giustizia degli Stati Uniti a cui è vietato entrare in Russia in risposta alle politiche anti-russe condotte da Washington”.
Sergej Leonidovič Magnitskij era un avvocato russo, impiegato nella società americana Fireston Duncan e studiava casi di presunta corruzione da parte di alcune imprese russe. Nel 2008 venne da parte delle autorità del suo Paese con l’accusa di frode fiscale e nel 2009 è deceduto in carcere dopo quasi un anno di detenzione, ufficialmente per arresto cardiaco ma si sospetta che in realtà sia stato pestato e torturato fino alla morte. Decesso che ha provocato una forte tensione nei rapporti internazionali tra Russia e usa.
Tra i cinque che la Russia ha deciso di sanzionare ci sono l’ex attorney general Alberto R. Gonzales, l’ex sottosegretario della Difesa Douglas J. Feith e l’ex consigliere della Cia John Rizzo. La ‘lista Magnitski’ degli Stati Uniti sanziona quanti sono sospettati di aver violato i diritti umani nella vicenda di Serghiei Magnitski, il legale del fondo d’investimento Hermitage capital deceduto in cella nel 2009 in circostanze controverse dopo aver denunciato alcuni funzionari pubblici russi per una truffa ai danni dello Stato e riconosciuto colpevole di evasione fiscale in un processo dopo la sua morte. Ieri il dipartimento del Tesoro Usa ha indicato i nomi di altri cinque cittadini russi sanzionati, portando a 39 il numero totale delle persone finite nella blacklist americana. Magnitsky mori’ in carcere a Mosca nel novembre del 2009 ufficialmente per arresto cardiaco, ma si sospetta che sia stato torturato e picchiato a morte.