Il governo israeliano vira a destra. E’ stato infatti raggiunto l’accordo per l’ingresso dell’ex ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman e del suo partito Yisrael Beitenu nella coalizione guidata da Benjamin Netanyahu. L’intesa, confermata dal ministro del Turismo Yariv alla radio e dal portavoce di Lieberman all’Afp, aumenta a 66 deputati la maggioranza parlamentare e affida a Lieberman l’incarico di ministro della Difesa.
Secondo Al-Jazeera, Liebernam “è uno dei politici più radicali del Paese. Per oltre tre decadi, questi è stato uno degli alleati più stretti di Netanyahu e, al contempo, un suo duro rivale”. Il neo ministro è conosciuto in particolare per la sua intransigenza nei confronti dei palestinesi. Vive nei territori occupati dai coloni israeliani in Cisgiordania, insediamenti ritenuti illegali dalla comunità internazionale.
Circa un mese fa, ha scritto il quotidiano egiziano Al-Ahram, Lieberman aveva affermato che, in qualità di ministro della Difesa, “avrebbe dato al leader di Hamas, Ismail Haniya, ventiquattro ore di tempo per rilasciare gli israeliani detenuti dall’organizzazione terroristica e restituire i corpi dei soldati uccisi durante il conflitto del 2014. In caso contrario, sarebbe morto”.