Se il vero Matteo Salvini “è quello che va a braccetto con i movimenti estremi nordici, francesi, austriaci è chiaro che non può stare con noi del Ppe. Ma come veramente sarà lo sapremo solo nei prossimi passaggi”. Lo ha detto al Corriere della Sera, Maurizio Lupi, capogruppo alla Camera di Ap e capolista di Milano Popolare alle amministrative, che sul fatto che a Milano sia alleato con la Lega di Salvini chiarisce: “A Milano abbiamo trovato un’intesa ampia sostenendo un candidato sindaco capace, come dice lo stesso Salvini, che sa parlare ai cittadini delle cose che interessano loro e non di polemiche politiche legittime ma del tutto lontane dai problemi della città”.
Dunque, l’ex ministro rimanda al mittente quanto detto da Salvini in una precedente intervista al Corriere della Sera, quando ha affermato su Parisi: “Vediamo se sul referendum vorrà stare con l’Italia libera o quella schiava”, perché, spiega Lupi, “se vincerà Parisi, come credo e mi auguro, sarà lui a comandare, senza condizionamenti della vecchia politica”. E perché, nel merito, il referendum “sarà una scelta tra l’immobilismo e la possibilità di cambiare, non un modo di sbarazzarsi del ‘nemico assoluto’ Renzi e di un’Europa che noi vogliamo cambiare ma non per abbracciare le idee di movimenti populisti come quelli ai quali si richiama Salvini”.