Uno è già attivo, e l’India prevede di costruire altri 11 reattori nucleari, nell’immediato, con il supporto della Russia, per ragioni di approvvigionamento energetico. “Un primo reattore ha già iniziato a operare, producendo 1.000 megawatt di elettricità”, ha dichiarato l’ambasciatore indiano in Russia, Pankaj Saran, al Forum economico internazionale di San Pietroburgo.
“Avremo 12 reattori nucleari realizzati con l’aiuto della Russia”, ha detto il diplomatico. Si realizza così il progetto che era stato presentato a Nuova Delhi nel dicembre 2014, dal premier indiano Narendra Modi insieme con il presidente russo Vladimir Putin, con “una visione ambiziosa” e “i più alti standard di sicurezza al mondo”.
L’intesa fa parte di un accordo bilaterale tra Mosca e New Delhi più ampio, del valore di diverse migliaia di dollari firmato. Modi e Putin, alla fine del Summit di due anni fa, hanno siglato ben 20 accordi su energia nucleare, petrolio e gas, commercio e difesa militare.
In una delle intese chiave, è stato concordato che all’azienda statale della Federazione Russa “Rosatom” fosse affidata la costruzione di 12 reattori nucleari in venti anni in India. In quell’occasione, i due Paesi comunicarono la volontà di cooperare per costruire nuove centrali nucleari anche in altri Paesi.