L’Osservatorio per i diritti umani in Siria ha denunciato la morte di almeno 8 profughi siriani, tra cui 4 bambini, uccisi dalle guardie di confine turche mentre tentavano di attraversare la frontiera per entrare in Turchia. Un altro network di attivisti, il Comitato per il coordinamento locale, parla di un numero più alto di profughi uccisi dalle guardie turche, 11 persone, senza specificare il numero di minori coinvolti. In base a quanto si apprende, i profughi siriani stavano cercando di attraversare il confine tra Kherbet al-Jouz, nel nordest della Siria, e la provincia turca di Hatay. Al momento, gli ufficiali turchi non hanno rilasciato dichiarazioni.
Le autorità turche stanno indagando sull’accaduto e potrebbe presto essere aperta un’inchiesta. Lo rendono noto fonti delle stesse autorità in condizioni di anonimato, precisando di non essere “in grado di verificare autonomamente le informazioni riguardanti gli spari”. “La Turchia – spiegano le stesse fonti – fornisce assistenza umanitaria agli sfollati nel nord della Siria e segue la politica della ‘porta aperta’, ammettendo profughi le cui vite sono in imminente pericolo”.
A causa della guerra in Siria, iniziata cinque anni fa, secondo le stime delle Nazioni Unite oltre 2,7 milioni di rifugiatisi sono fuggiti nella vicina Turchia. Ankara, nonostante la politica ufficiale della “porta aperta”, nei mesi scorsi ha rafforzato la sicurezza lungo i confini per evitare ulteriori ingressi, temendo soprattutto incursioni di miliziani jihadisti e il passaggio di foreign fighters dell’Isis.