L’amministrazione del cyberspazio cinese Cac ha annunciato un giro di vite sui commenti nei siti internet che rischia di comprimere ulteriormente i già limitati spazi di libertà d’espressione. Secondo quanto scrive il Global Times, uno dei media che fanno riferimento al Partito comunista cinese, verranno rimossi i contenuti che superano i “sette limiti”, a partire da quelli che mettono in discussione il sistema socialista.
Ren Xianliang, numero due della Cac, ha affermato che i commenti che entrano in contrasto con queste regole e danneggiano “l’ecologia della pubblica opinione” vanno eliminati perché repellenti per il pubblico. Ren ha parlato a una conferenza con i rappresentanti dei principali conglomerati media cinesi, compResi gli alti dirigenti di portali come Tencent e NetEase. Il dirigente cinese ha inoltre auspicato un’autodisciplina da parte di chi gestisce i siti internet per bloccare i commenti illegali.
La nuova stretta arriva dopo che lo scorso anno sono state introdotte nuove regole per la registrazione con il vero nome degli utenti sui su microblog, messaggerie istantanee e forum di discussione. Tuttavia questo approccio ancor più stringente al controllo su internet può trasformarsi in un boomerang per Pechino. “Il diritto d’espressione degli utenti internet potrebbe essere colpito”, ha osservato Qin An dell’Istituto cinese per il cyberspazio sempre sul Global Times. E questo potrebbe “scoraggiare la pubblica opinione dal partecipare alla discussione politica”.