Proseguono gli attacchi delle milizie libiche impegnate nella battaglia di Sirte contro l’Isis. “In queste ore le nostre forze stanno bombardando pesantemente alcune postazioni dei jihadisti e depositi di munizioni della guerriglia di Daesh nel centro della città”, ha riferito la pagina Facebook di Al-Bonyan Al-Marsous, i miliziani di Misurata che sostengono il governo di unità nazionale libico del premier Fayez Al Sarraj.
Intanto il responsabile della guardia costiera di Misurata, il colonnello Reda Issa ha reso noto – scrive il sito di informazione Alwasat – che il porto di Sirte viene costantemente controllato per evitare che i jihadisti dello Stato islamico possano scappare via mare dai bombardamenti. “La guardia costiera prosegue l’assedio del porto di Sirte a ovest della città fino a Bani Jawad con presidi anche armati che appartengono alla marina”, si precisa.
Messo sotto pressione il Daesh ha reagito colpendo i militari libici legati al generale Khalifa Haftar a Bengasi. Nell’esplosione di un’autobomba 12 soldati sarebbero morti e 35 sarebbero rimasti feriti. Secondo il portale di informazione Alwasat che cita il portavoce della Brigata 302 Mohamed el Maazouni, un’auto imbottita di esplosivo e condotta da un kamikaze è esplosa presso la sede del comando della Brigata 210 di fanteria. Tra le vittime si contano responsabili militari.