“Non siamo soli, non è la nostra una campagna solitaria, ci sono pezzi importanti dell’Italia migliore, tanti che si stanno dando da fare e che credono nel progetto di cambiamento”. Questo il messaggio del ministro Maria Elena Boschi al Pd Napoletano, in occasione della presentazione del Comitato del sì al Referendum costituzionale.
“Dobbiamo inchiodare nel merito chi dice no al referendum”, ha aggiunto. “C’è un tentativo da parte di chi si oppone di parlare solo di politica, di fare scaramucce. Mandano un messaggio che con il no va a casa il governo, per loro è più difficile spiegare perché sono contrari alla riforma”. Secondo Maria Elena Boschi, la riforma “cambia il Paese e lo rende più moderno ed efficiente”. E aggiunge: “Non è vero che serviranno più firme per il referendum abrogativo e che togliamo uno strumento di democrazia diretta. Se la riforma passa rimane il referendum abrogativo così com’è, ci saranno gli stessi strumenti di oggi”.
Il ministro ha anche più volte sottolineato che “chi vota no al referendum decide di lasciare le cose come stanno. I più grandi conservatori, quelli che pensano meno a chi ha bisogno, vogliono votare no”. “La scelta è nelle nostre mani ed è fondamentale per decidere che paese vogliamo essere – spiega – se non stai bene non puoi accontentarti dell’esistente. Se non siamo contenti di come stanno le cose votare sì è l’unico modo”. “La riforma – enfatizza – cambia nell’immediato le nostre vite e porta il paese nel futuro”.
“C’è molto lavoro da fare, lo sappiamo. Il referendum non è la meta ultima del percorso di cambiamento del paese ma è tappa fondamentale, per questo vi chiedo impegno massimo. La Costituzione la scriviamo insieme, i padri costituenti siamo noi, saranno i milioni di italiani che voteranno sì”, ha sottolineato. Il ministro ha poi concluso spigando come la riforma “darà continuità e stabilità a chi assume decisioni” e farà in modo che il Paese “non resti fermo nella palude”. Insieme alla Boschi erano presenti, nella sala dell’albergo Mediterraneo di Napoli, il presidente della Regione Enzo De Luca e il figlio di quest’ultimo, Piero, coordinatore dello stesso comitato, nonché moltissimi esponenti politici salernitani.