Nuova prova di forza da parte del regime dei Kim. La Corea del Nord ha lanciato oggi tre missili verso il Mar del Giappone e, secondo rilevazioni di intelligence, si appresta a effettuare un nuovo test nucleare presso il sito di Punggye-Ri. A riferire l’accaduto è stata l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap precisando che i missili sono stati lanciati a partire dalla zona settentrionale del territorio nordcoreano in direzione del Mar del Giappone. Il gesto viene considerato un atto di sfida e di risposta alla decisione di Washington e Seul di installare il sistema Thaad (Terminal High Altitude Area Defense; in italiano: Difesa d’area terminale ad alta quota) in Corea del Sud. Il Thaad è un sistema antimissile dell’esercito statunitense creato per colpire missili balistici a medio e corto raggio.
I tre missili nordcoreani sono stati lanciati all’alba di oggi dalla provincia di North Hwanghae a partire dalle 5:45 e fino alle 6:40 (22:45 – 23:40 di ieri in Italia), coprendo una distanza di 500-600 chilometri prima di cadere nelle acque del mar del Giappone. Secondo fonti militari americane, sarebbero due esemplari tattici di tipo Scud, più un terzo di tipo Rodong a gittata massima più che doppia, in grado di coprire fino a 1.300 km.
Pyongyang si oppone alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e alle nuove misure sanzionatorie americane che hanno inserito lo stesso leader Kim Jong Un in una “blacklist” a causa delle violazioni dei diritti umani sotto il suo regime. Di contro, l’imminente arrivo nella penisola dello scudo missilistico americano (definito da Pyongyang “una dichiarazione di guerra”) ha fatto infuriare anche la vicina Cina, che vi intravede una minaccia alla sua sicurezza nazionale. Usa e Corea del Sud hanno giustificato l’iniziativa con la necessità di parare l’accresciuta minaccia missilistica e nucleare del Nord che sta preparando il suo quinto test atomico a soli 7 mesi di distanza dall’ultimo effettuato.