“The Jerusalem Post” da la notizia in prima pagina: nasce l’Israeli Innovation Centre (Centro dell’Innovazione di Israele), su quattro piani, presso il Centro Peres per la Pace, che si prevede “attirerà centinaia di migliaia di studenti, soldati, capi di Stato, turisti e delegazioni commerciali, per assistere alla straordinaria storia di come Israele sia diventata leader di avanguardia dell’innovazione nel mondo”.
Il progetto, in collaborazione con gli Stati Uniti d’America, presenta Israele come una “start-up Nazione” Uniti d’America, presenta Israele come una “start-up Nazione” – scrive il quotidiano israeliano – scrive il quotidiano israeliano –, cioè, come una realtà in crescita, nella storia, anche come “brand” di innovazione tecnologica, cui si devono importanti conquiste e scoperte, molte delle quali hanno cambiato il sistema di vita umana sul pianeta. Tra queste, i sistemi di irrogazione dei campi a pioggia o i pannelli solari. Ma, anche, gli israeliani detengono il primato nelle tecnologie militari e per la sicurezza.
Così, scrive “The Jerusalem Post”, uno Stato “nato sulle paludi e il deserto è diventato leader globale, grazie all’innovazione di Israele che ha cambiato ”.
Oggi, all’inaugurazione, sono intervenuti Shimon Peres, Presidente fino al 2014, insieme all’attuale Rivlin, il Primo ministro Netanyahu e il sindaco di Tel Aviv – Jaffa Ron Huldai. La presenza delle massime autorità dello Stato testimonia l’importanza strategica, e non soltanto culturale, del nuovo Centro, che aprirà le porte nel 2018.
Il Centro rappresenta una fase di sviluppo dell’Israel Innovation Institute, promosso da una organizzazione no-profit con lo scopo di “supportare lo sviluppo socio-economico di Israele e il suo posizionamento come Paese guida dell’innovazione. Lo Stato di Israele è, quindi, concepito esso stesso come un Centro di soluzioni innovative per il cambiamento globale