Due alpinisti esperti sono deceduti cadendo mentre tentavano di scalare una parete del monte Camicia del gruppo Gran Sasso in Abruzzo. Il Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico (Cnsas) riferisce che i soccorsi sono partiti in seguito all’allarme lanciato dai famigliari che non riuscivano a mettersi in contatto con i due scalatori. Un elicottero del 118, dopo alcuni sorvoli, ha individuato i corpi.
I due sono Roberto Iannilli, 60 anni di Cerveteri, alpinista noto ed esperto che ha aperto molte vie sui monti del centro Italia e forse, ipotizza il Cnsas, stava aprendo appunto una via sul monte Camicia, e Luca D’Andrea, 51 anni di Sulmona. I soccorritori hanno riferito che i due stavano scalando una parete che ha uno sviluppo di 1.200 metri e “non è possibile stabilire da che altezza siano caduti”.
Iannilli era uno dei massimi esperti in arrampicata in Italia, ha aperto centinaia di nuovi itinerari sul territorio nazionali (alcuni proprio sul Gran Sasso) e all’estero. ha vinto per due volte il premio “Consigliò”, il massimo riconoscimento alpinistico italiano. E’ stato inoltre finalista al premio “Piolet d’Or” per un’impresa sulle Ande Peruviane. Già nel 2010, Iannilli era rimasto vittima di un incidente simile: era precipitato per una trentina di metri, fratturandosi i polsi e ferendosi alla testa.