Emergenza sanitaria in Nigeria. Il Paese africano affacciato sul golfo di Guinea ha registrato i suoi primi due casi di polio dopo più di due anni. La triste scoperta è avvenuta in una zona che è stata recentemente liberata dagli estremisti islamici di Boko Haram che attaccavano e uccidevano i volontari per le vaccinazioni. Lo ha annunciato il governo nigeriano in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).
Giovedì il ministro della Salute nigeriano Isaac Adewole, in una dichiarazione, ha avvertito che due bambini erano rimasti paralizzati a causa poliomielite nella provincia di Borno, nel nord-est del paese, in due aree di diversa amministrazioni locali colpite dalla presenza di Boko Haram. La Nigeria è stata rimossa dalla lista della Oms dei paesi di polio endemica (poliomielite) lo scorso ottobre.
La strategia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2010 prevedeva di raggiungere – grazie a 200 mila operatori sanitari – quanti più minori possibile al fine di vaccinare 43 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni di età, la fascia più vulnerabile all’infezione. Dopo diversi cicli di vaccinazioni, nel 2009 il numero dei casi riportati nel paese era diminuito quasi della metà, ma alcuni mullah si erano opposti alla campagna sostenendo nelle loro prediche che la poliomielite veniva causata proprio dai vaccini. Altri, avevano parlato di un complotto occidentale per rendere sterile la popolazione musulmana.