Nuova tragedia nei cieli con una tuta alare in pochi giorni. Il basejumper italo-norvegese Alexander Polli, 31 anni, è morto sopra Chamonix (in Francia) nella zona del Brévent, a circa 1.500 metri di altitudine nella tarda mattinata di ieri. L’incidente è avvenuto durante un lancio con la tuta alare; l’italo-norvegese si è schiantato contro un albero mentre era in planata.
I soccorritori sono stati avvertiti dai compagni di volo che hanno assistito all’impatto. Al loro arrivo, il giovane era ancora in vita, ma è morto alcuni minuti dopo per un arresto cardiocircolatorio. Polli era noto nell’ambiente degli sport estremi e aveva fondato ‘Morals Arrivederci’, un gruppo di sportivi conosciuti per i loro spettacolari video diffusi su Internet e molto cliccati. Famoso ad esempio quello girato nel 2013 quando, lanciandosi da un elicottero, centrò in volo la fessura della Roca Forada, sulla montagna del Montserrat in Spagna.
Una tragedia che si aggiunge a quella dell’altoatesino Uli Emanuele, 29 anni, morto giovedì scorso durante uno sfortunato lancio – sempre con la tuta alare – sulle Alpi, al confine tra Austria e Svizzera, terminato contro una parete di roccia. Il 16 giugno scorso era toccato a un altro italiano. Il 33enne padovano, Dario Zanon, di Lobia di San Giovanni in Bosco era morto dopo un lancio (sempre con la tuta alare) dai 3.800 metri dall’Aiguille di Midi, a Chamonix, in Francia. Il giovane era uno dei più noti appassionati al mondo di questa specialità che miete numerose vittime ogni anno. Il suo corpo era stato ritrovato sul ghiacciaio di Bossons a circa 2000 metri di altezza, nell’Alta Savoia. A dare l’allarme era stata la fidanzata che, non riuscendo a rintracciarlo, aveva pensato al peggio.