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TERRORISMO, OBAMA ALL’ASSEMBLEA DELLE NAZIONI UNITE: “NON CEDEREMO ALLA PAURA”

Migranti e terrorismo sono i due temi caldi dell’Assemblea Generale dell’Onu, in corso in questi giorni al Palazzo di Vetro di New York. E proprio sulla questione terrorismo è intervenuto il presidente Obama, commentando l’esplosione avvenuta nel quartiere newyorchese di Chelsea: “Assicuro che giustizia sarà fatta”. Il presidente degli Usa ha poi confermato l’inesistenza di un collegamento tra l’attacco del Minnesota, in cui sono state pugnalate 9 persone e che lo Stato islamico ha rivendicato, con quelli della East Coast (a Manhattan e a Elizabeth). “Non ci sconfiggeranno mai – ha po continuato Obama – come americani noi non ci arrenderemo mai alla paura. Questo è l’ingrediente principale nella lotta ai terroristi. Continueremo a guidare la coalizione nella lotta all’Isis”

Ma la questione principale del summit rimane quella dei migranti. E’ la prima volta l’Onu si riunisce per discutere sul tema delle migrazioni con l’obiettivo di definire un programma che sia una risposta alla crisi che coinvolge numerosi paesi membri, oltre che milioni di persone disperate che scappano dalla guerra e dalla fame. A conclusione del vertice, che si chiuderà con la “Dichiarazione di New York”, è previsto un programma per la risposta mondiale coordinata, in cui sia gli Stati che l’Onu si impegnano a combattere lo sfruttamento, il razzismo e la xenofobia, a salvare le persone in fuga, a garantire procedure di frontiera eque e in linea con il diritto internazionale.

Il vertice delle Nazioni Unite per migranti, ha visto affrontare i problemi legati alla fuga di massa delle persone colpite da guerre e crisi umanitarie. Tra i leader presenti, oltre al presidente Barack Obama, anche Hollande, Theresa May, e il presidente egiziano al Sisi, quello turco Erdogan, il premier israeliano Netanyahu e il presidente iraniano Rohani. Presente anche il premier Matteo Renzi. Assente Putin, come riferito dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Al suo posto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov.

Il 20 settembre, a margine dell’Assemblea Generale, Obama ospiterà il vertice dei leader sui rifugiati insieme ai rappresentanti dei governi di Canada, Etiopia, Germania, Giordania, Messico e Svezia. “Gli Stati Uniti sono determinati nel trovare soluzioni”, ha detto il Segretario di Stato americano, John Kerry, in un comunicato riferendo che Obama chiederà ai vari paesi di “prendere impegni concreti per espandere la rete di sicurezza umanitaria e creare opportunità durevoli per i rifugiati di più lungo termine”. Il 21 settembre i capi di Stato e di governo discuteranno, poi, la resistenza antimicrobica con lo scopo di sottolineare la gravità e l’ampiezza del problema di batteri e virus resistenti ai farmaci cercando di trovare soluzioni sicure e innovative. Una sfida per questa giornata d’Assemblea sarà anche la nomina di un successore di Ban Ki-moon, il cui mandato come segretario generale scade il 31 dicembre.

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