Torna l’incubo delle sparatorie nelle scuole americane. Un ragazzo 14enne ha ucciso il padre 47enne a casa per poi recarsi nella vicina scuola elementare e aprire il fuoco. La tragedia è avvenuta ieri nella scuola elementare di Townville, nella contea di Anderson, in South Carolina. Due bambini e un insegnante sono rimasti feriti – rendono noto le autorità – ma non in modo grave e non sono in pericolo di vita. Ancora ignoto il movente.
L’allarme è scattato intorno alle 14 ora locale. Un quarto d’ora prima qualcuno aveva aperto il fuoco nel perimetro della Townville Elementary School, che ospita 286 alunni dall’asilo alla quinta elementare. Il responsabile è stato bloccato da un volontario dei vigili del fuoco nel cortile dell’edificio. La scuola è stata evacuata, gli alunni sono stati messi al sicuro nell’adiacente chiesa battista dove i genitori sono poi andati a riprenderli.
Più tardi, a poco più di tre chilometri di distanza, in una casa è stato trovato il cadavere di un uomo ucciso da colpi d‘arma da fuoco al torace. Successivamente le autorità hanno reso noto che si trattava del padre del ragazzo arrestato. Dopo aver ucciso il genitore, il quattordicenne era salito su un pickup e aveva guidato fino alla scuola, dove era andato a schiantarsi sulla recinzione del cortile. Quindi aveva fatto fuoco ferendo i due bambini e la maestra.
Le sparatorie nelle scuole sono eventi tragicamente frequenti in America. L’episodio più noto fu la strage di Columbine, a Denver, del 1999. Due studenti della Columbine High School, Eric Harris e Dylan Klebold, si introdussero nell’edificio armati e aprirono il fuoco su numerosi compagni di scuola e insegnanti. Al termine della sparatoria, rimasero uccisi 12 studenti e un insegnante, mentre 24 furono i feriti. I due autori della strage morirono suicidi a loro volta, asserragliati all’interno della biblioteca della scuola dopo che le squadre Swat della polizia erano intervenute a circondare la zona.