E’ di almeno un morto il bilancio del passaggio dell’uragano Matthew su Haiti, dove però le autorità e i soccorsi ancora devono stilare un bilancio preciso dei danni causati dalla tempesta, che si allontanerà dall’isola solo a fine giornata. Molti haitiani si sono rifiutati di lasciare le loro case per ripararsi nei rifugi.
Il timore è che nelle prossime ore nel Paese, già fortemente devastato dal terremoto del 2010, si possano verificare frane e smottamenti causati dalle abbondanti precipitazioni. Inoltre, battenti piogge sono state registrate anche in Giamaica e nella Repubblica Domenicana.
In totale, il passaggio dell’uragano Matthew sui Caraibi ha causato almeno tre vittime. Inoltre, la sua forza sembra non accennare a diminuirsi e la tempesta, classificata di categoria 5 sulla scala Saffir Simpson, dovrebbe arrivare sull’isola di Cuba domani. Quello che è stato definito “il più potente ciclone dell’ultimo decennio” continua quindi a imperversare sui Caraibi.
Nel settore orientale di Cuba, oltre 300 mila persone sono state evacuate e anche dalla base militare di Guantanamo è stato mandato via il personale non essenziale. Si tratta di circa 700 persone, per la maggior parte familiari – mogli e figli dei militari destinati alla base – che sono stati trasferiti nelle strutture militari di Pensacola, in Florida. Nel carcere, comunque, oltre ai 61 detenuti, sono rimaste 4.800 persone che avranno il compito di “cominciare rapidamente il lavoro di recupero” dopo il passaggio dell’uragano.