Le forze dell’antiterrorismo turco hanno ucciso in un blitz nella capitale Ankara un sospetto aspirante kamikaze dell’Isis. Lo riporta l’agenzia statale Anadolu, citando fonti di sicurezza, secondo cui il sospetto è stato colpito a morte nel quartiere di Etimesgut in uno scontro a fuoco con la polizia dopo essersi rifiutato di “arrendersi”. Nella sua abitazione è stato trovato materiale esplosivo.
Il governatore locale, Ercan Topaca, ha identificato l’aspirante kamikaze come il 24enne Ahmet B., originario della provincia sudorientale di Diyarbakir. Secondo le autorità turche, l’uomo preparava un attacco suicida in luoghi affollati, e nelle scorse settimane aveva visitato per 3 volte il mausoleo di Ataturk e l’ex sede del Parlamento ad Ankara, dove nelle prossime settimane si svolgeranno le celebrazioni per la festa della Repubblica e l’anniversario della morte dello statista. Lunedì, le autorità avevano vietato tutte le manifestazioni pubbliche nella capitale turca fino al 30 novembre per il rischio di attentati. Secondo una nota “urgente” diffusa la scorsa settimana dai servizi segreti, Ankara è tra le 5 province ad altro rischio di attacchi dell’Isis, insieme a Istanbul, Smirne, Gaziantep e Antalya.
Sempre nella provincia di Diyarbakir la polizia turca ha arrestato almeno 20 sospetti militanti del Califfato. Secondo l’agenzia statale Anadolu, blitz sono stati compiuti intorno alle 8 in 4 diversi indirizzi. I raid non sarebbero legati all’uccisione la scorse notte ad Ankara da parte dall’antiterrorismo di un presunto aspirante kamikaze del sedicente Stato islamico. Nell’operazione, altri 2 sospetti risultano ancora ricercati.