Preoccupazione in Francia, dove un‘ondata di violenza si sta riversando sugli insegnanti d’Oltralpe, rendendo la loro situazione sempre più delicata e tesa. I professori finiscono così al centro di un’escalation di violenze che fa preoccupare anche il governo. In soli 5 giorni si sono verificati altrettanti episodi, di cui tre nella banlieue nord di Parigi e sempre vicino lo stesso istituto, Hélène-Boucher, a Tremblay-en-France.
L’ultimo ieri mattina quando la preside ha cercato di calmare un gruppo di persone dal volto coperto che hanno lanciato bombe molotov verso l’istituto. La donna è stata aggredita con pugni e calci e il gruppo non si è arreso neanche davanti all’arrivo della polizia. Lo scorso 10 ottobre un trentina di giovani armati di spranghe si erano affrontati davanti alle mura del liceo dove qualche giorno prima due macchine erano state incendiate. Sempre in questa zona un alunno ha rotto il braccio al proprio preside perché non aveva sopportato di essere stato redarguito per un ritardo.
Ancora nelle banlieue parigine, un insegnante è stato malmenato da due persone in strada mentre stava accompagnando i suoi alunni a un corso di sport. L’aggressione sarebbe stato provocata dal fatto che il professore stava riprendendo una sua alunna. E ancora: un’insegnante a Tolosa è stata colpita in viso da un alunno che provava a uscire senza autorizzazione, mentre a Calais un alunno ha rotto la mascella e più denti al suo professore di elettrotecnica durante una lezione perché questi lo aveva sollecitato più volte a mettersi al lavoro.