Un migrante somalo si è suicidato lanciandosi dalla finestra situata al quinto piano di un palazzo di Schmölln, cittadina dell’ex Germania dell’est, dopo essere stato a lungo incitato dalla folla al grido di “Salta! Salta!”.
Una scena allucinante, cui ha assistito, impotente, la polizia locale chiamata dal responsabile dell’ospitalità ad un gruppo di giovani somali, che denunciava il comportamento aggressivo del ragazzo.
Quando gli agenti sono arrivati sul posto hanno trovato il diciassettenne seduto sul davanzale di una finestra al quinto piano, da dove minacciava di uccidersi. Gli agenti hanno cominciato a parlare con lui per convincerlo a non gettarsi.
“Ci hanno informato – racconta il sindaco di Schmölln, Sven Schrade – che diverse persone si sono trattenute a guardare per parecchio tempo e che si udivano grida ritmiche che lo incitavano a saltare giù. Una cosa così può solo essere condannata. Se qualcuno pensa di vivere un’esperienza del genere come un film e sente di partecipare con delle incitazioni, si tratta di un atto da non credere“.
Altre persone sono state viste mentre dagli edifici vicini riprendevano la scena con i telefonini. Il ragazzo somalo, che era ritornato ad abitare nella struttura venerdì mattina dopo un ricovero di un settimana in una clinica psichiatrica per depressione, alla fine si è buttato nel vuoto ed è morto per le ferite riportate.