Ancora morti nelle acque del Mediterraneo, dove secondo le autorità si sono verificati almeno due naufragi solo nelle ultime ore. Nel Canale di Sicilia, i mezzi di soccorso hanno tratto in salvo quasi mille persone. D’altro canto, la nave Aquarius – appartenente all’Ong italo-tedesca Sos Mediterranee – ha recuperato dalle acque del mare almeno 6 cadaveri. Cinque corpi sono stati trovati a bordo di un gommone semisgonfio, Un’altra persona era caduta in mare e, purtroppo, l’equipaggio della nave non è riuscita a salvarla.
Dopo aver risposto ieri mattina ad una chiamata dalla Guardia Costiera italiana la Aquarius, che opera con un’equipe di Medici senza frontiere a bordo, si è immediatamente diretta a tutta velocità verso la posizione dove si trovava il gommone in difficoltà. “Siamo arrivati alle 2 del pomeriggio – racconta Mathias Menge, coordinatore della squadra di Ricerca e Soccorso dei Sos Mediterranee all’Ansa- e subito abbiamo iniziato a distribuire i giubbotti di salvataggio e altri dispositivi di galleggiamento. Più tardi i sopravvissuti ci hanno detto che il loro gommone era partito dalla Libia alle 2 del mattino e dopo due ore dalla partenza aveva iniziato a imbarcare acqua. Quando la Aquarius è arrivata, la loro imbarcazione stava cominciando a sgonfiarsi. Abbiamo fatto tutto il possibile, ma purtroppo sei persone hanno perso la vita in questa tragedia”. All’arrivo della Aquarius i passeggeri dell’imbarcazione hanno cominciato a lanciarsi in acqua. Tra i naufraghi anche 24 minori, tra cui tre bambini sotto i 5 anni, e 8 donne.