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Francia 2017, primarie Repubblicane: Fillon lancia la sfida a Juppé e Sarkozy

Chiusa negli Usa la partita per la Casa Bianca, in Francia comincia quella per l’Eliseo. Gli occhi del mondo sono puntati su Parigi, visto come ultimo baluardo contro l’ondata populista iniziata con la netta affermazione dell’Ukip di Nigel Farage alle Europee del 2014, proseguita con la Brexit e culminata con l’elezione di Donald Trump.

Corsa a tre

Oltralpe il “nemico” individuato dai principali partiti in lizza ha il nome e il volto di Marine Le Pen, punto di riferimento degli euroscettici. Decisivo, per sottrarre voti alla leder del Front National, sarà il ruolo che la destra moderata saprà ritagliarsi. Fondamentali sarà quindi il risultato delle primarie dei Les Républicains, in programma il 20 novembre, partito fondato da Nicolas Sarkozy nel 2015. A contendersi la candidatura per l’Eliseo sono proprio l’ex presidente, Alain Juppé e Francois Fillon, reduci dall’ultimo confronto tv prima del voto.

La sorpresa

Un dibattito serratissimo, nel quale Fillon ha sorpreso media e commentatori segnando una clamorosa progressione sugli altri sfidanti. “Servono riforme profonde, radicali, sono pronto a farle. Voglio ripristinare l’autorità di uno Stato forte”, ha detto l’attuale sindaco di Bordeaux e grande favorito, Juppé, nell’ultima dichiarazione dopo oltre due ore e mezza di diretta su France 2. Marziale Sarkozy: “Il mondo che si preannuncia – ha avvertito – non farà alcuno sconto alla Francia”. Oggi il Paese “ha bisogno di energia, credo di averne. Di autorità, credo di averne. Di esperienza, credo di averne:voglio una Francia che si senta protetta e intendo proteggerla. Ora decidere spetta a voi”. Poco prima, rispondendo a una domanda sulle accuse di finanziamenti libici nella campagna che lo portò all’Eliseo, Sarko ha sbottato: “E’ una vergogna per il servizio pubblico“.

Outsider

E però la vera sorpresa di ieri sera è stato Fillon. “Il mio programma – ha detto l’ex premier profondamente riformista e liberale – non è facile ma è il solo che permetterà il successo del nostro Paese (…) Non abbiate paura di smentire i sondaggi e quei media che avevano già deciso tutto al vostro posto. Scegliete di votare per le vostre convinzioni. E’ l’unica scelta degna di voi e della Francia“.

Sondaggi

Secondo un sondaggio Elabe realizzato da Bfm-Tv è proprio lui che i telespettatori hanno incoronato a sorpresa come il “più convincente”, con il 33% delle preferenze, superando addirittura Juppé (32%) e Sarkozy (18%). Tra i Républicains l’atteso ballottaggio Juppé-Sarkozy non è più del tutto scontato. L’improvviso balzo di Fillon – che va comunque letto con la dovuta prudenza, visti anche i tempi infausti che stanno vivendo gli istituti di sondaggio dopo la cantonata su Hillary Clinton e Donald Trump – era già emerso questa mattina da un studio pubblicato dal quotidiano Le Monde. Juppé: 36%. Sarkozy: 29%. Fillon: 22%, con una progressione di dieci punti in appena un mese. In caduta libera, invece, Bruno Le Maire, che ha incentrato la campagna interna sul rinnovamento della classe politica invocato anche ieri sera in tv e che almeno per ora non sembra aver portato frutti. Negli abissi gli altri sfidanti: Nathalie Kosciusko-Morizet (3%), Jean-Frédéric Poisson (2%) e Jean-Francois Copé (1%). E’ la prima volta che i Républicains ricorrono a primarie aperte per selezionare il loro candidato all’Eliseo. Dopo il primo turno di domenica il ballottaggio è previsto per il 27 novembre.

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