Una clamorosa voragine di oltre 800 milioni di euro annui, 440 dei quali solo negli ultimi tre anni. Numeri da capogiro quelli emersi durante la conferenza stampa avvenuta all’interno della Sala “Pietro da Cortona”, nei Musei Capitolini, indetta dalla sindaca Raggi per chiarire i deficit generati dalle circa 40 società partecipate capitoline.
Gli allarmanti dati, sono stati evidenziati dall’indagine effettuata dall’assessore alle Partecipate, Massimo Colomban, diffuse poco prima del blitz delle Fiamme gialle in Campidoglio, le quali, però, non hanno preso in considerazione le varie ricapitalizzazioni. “Molta polvere sotto il tappeto”, ha commentato la sindaca, ribadendo la volontà di attivare una politica di razionalizzazione e risanamento, nell’ottica di un “rilancio dei servizi per rispettare standard soddisfacenti di qualità”. Un obiettivo per il quale, come specificato ancora dall’assessore, saranno necessari impegno e costanza perpetui.
Pecora nera tra i 40 “sondati”, è l’azienda dei trasporti pubblici, Atac. Perdite spaventose quelle registrate, per un totale di circa 440 milioni di euro, ripartite tra i 215 del 2013, i 161 del 2014 e i 66 del 2015. Numeri in regressione ma pur sempre estremamente pesanti, tanto che, a conti fatti, come spiegato ancora da Colomban, “una volta risanata l’Atac avremo risanato le partecipate”. E se il buco in bilancio assume proporzioni esagerate, altrettanto evidente è la difficoltà nell’operare, nei fatti, l’annunciato risanamento: “Il 30% dei mezzi andrebbe rottamato, un altro 20% si rompe costantemente. Servirebbero 400 milioni per adeguare il parco mezzi, per questo è illusorio pretendere che riuscissimo, in sei mesi, a dare un servizio come quello di Milano, non avendo né i mezzi né le risorse per farlo”.
Qualche buona notizia arriva dall”Azienda Speciale Farmasociosanitaria Capitolina, meglio conosciuta come “Farmacap”, la quale, come annunciato, chiuderà in positivo il bilancio 2016, mentre il capitolo Ama, come prevedibile, ha sollevato alcune questioni relative alle recenti dimissioni dell’assessora Muraro, della quale Raggi ha assunto le deleghe: “Stiamo collaborando attivamente con l’amministratore unico di Ama, perché il lavoro deve andare avanti con forza, per rimuovere gli ostacoli che si sono frapposti per la corretta gestione di Ama”.
“Le cifre emerse fanno tremare i polsi”, ha spiegato la numero uno del Campidoglio. “Stiamo iniziando a lavorare sulle tante macerie che abbiamo trovato, ma ora possiamo ripartire e rilanciare. L’obiettivo è avere aziende sane ed efficienti dal punto di vista gestionale ed economico”. A questo proposito si è espresso anche l’assessore al Bilancio, Andrea Mazzillo, il quale ha dichiarato l’avvio di un’operazione-risanamento “per il recupero dell’evasione e il miglioramento dell’efficienza in tutte le partecipate, con l’obiettivo di reperire nel patrimonio comunale le risorse necessarie per risanare il bilancio e finanziare gli investimenti del parco mezzi e delle infrastrutture”.
Tra gli step previsti, “il recupero dell’evasione Tari e della biglietteria Atac con un allargamento della base contributiva, con una stima di maggiori entrate di 50 milioni l’anno”, oltre a manovre di “razionalizzazione ed efficientamento delle attività e dei servizi comuni a più società partecipate” (10 milioni, il risparmio). E, ancora, “la digitalizzazione dei fascicoli, la verifica e l’aggiornamento dei canoni di concessione e locazione su 800 immobili di patrimonio indisponibile, 900 disponibile, e 28 mila alloggi Erp (altri 10 milioni l’anno e 20 una tantum), accelerazione di oltre 190mila pratiche di condono edilizio (50 milioni una tantum) e infine permessi a costruire, affrancazioni, convenzioni (10 milioni di euro all’anno)”.
Infine, una battuta sull’agognato Patto per Roma: “Lo abbiamo ultimato e lo proporremo al nuovo premier, che penso ci risponderà positivamente come è già avvenuto con altri sindaci. Credo che il governo non valuterà inaccettabili le nostre richieste. Non stiamo chiedendo la luna e non intendiamo battere cassa, ma chiederemo questa collaborazione all’esecutivo”.