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Coppa Italia, Lazio in semifinale. L’Inter si sveglia tardi: a San Siro è 1-2

E’ la Lazio di Simone Inzaghi la terza semifinalista della Coppa Italia 2016-2017. I biancocelesti hanno espugnato San Siro, nei quarti, contro un’Inter decisamente poco in serata, svegliata solo dall’espulsione di Radu nel finale. Tante amnesie difensive per i nerazzurri e diverse ripartenze buttate al vento dagli ospiti, che avrebbero potuto chiudere la prima frazione con un vantaggio ben più ampio dell’1 a 0: almeno tre, infatti, le occasioni sprecate in contropiede da Anderson e compagni. Diversi problemi di equilibrio fra i reparti evidenziati dalla banda di Pioli, a pochi giorni dalla supersfida con la Juventus. Alla fine, gli uomini di Inzaghi avanzano con merito, sfruttando un’ottima combinazione tra Lulic e Anderson, oltre a un rigore di Biglia, soffrendo solo nel finale il ritorno dell’Inter.

Lazio, occasioni in serie

Grande importanza conferita dai tue tecnici a questo incontro. A dimostrarlo, lo scarso turnover applicato da entrambi: qualche cambio in più lo ha effettuato Pioli, che ha rinunciato in partenza a Icardi, Joao Mario e Gagliardini, concedendo spazio a Palacio, Banega e Kondogbia; ancor meno le modifiche di Inzaghi, che ha schierato titolare il giovane Murgia al posto di Milinkovic-Savic. Fin dalle prime battute, la Lazio si dimostra più reattiva, sfiorando il gol con Parolo, ben imbeccato da Anderson al termine del primo di un numero alquanto consistente di ribaltamenti di fronte. Un brivido per la porta di Marchetti arriva dal destro dai 20 metri di Kondogbia, che scheggia il palo alla sinistra dell’estremo difensore laziale. Le velleità nerazzurre, però, si fermano sostanzialmente qui: gli esterni interisti soffrono maledettamente la velocità di Lulic e, soprattutto, di Felipe Anderson. Sarà proprio questo asse a portare alla rete del vantaggio: il bosniaco, al minuto 20, lascia partire un cross dalla sinistra, sul quale si fionda il brasiliano tagliando perfettamente alle spalle di Ansaldi, in evidente ritardo, e insaccando di testa alle spalle di Handanovic. L’Inter si alza alla ricerca del pari e lascia vere e proprie praterie ai velocisti biancazzurri, troppo imprecisi, però, sotto porta: in pochi minuti, è prima Immobile a sparare alto da ottima posizione, poi è lo stesso Anderson a calciare addosso al portiere sloveno.

Forcing finale, ma non basta

Anche a inizio ripresa è la Lazio a rendersi pericolosa: da un calcio d’angolo nasce infatti una clamorosa opportunità per Parolo, che manca incredibilmente il tap-in dopo una corta respinta di Handanovic su colpo di testa di Hoedt. La svolta arriva al ’54, quando Miranda pasticcia lanciando Immobile verso la porta, poi lo stende in area, rimediando il rosso diretto. Serata nera per il brasiliano, che lascia la squadra in dieci dopo una partita fin lì non certo impeccabile. Dal dischetto si presenta Biglia, che mette dentro sigillando, provvisoriamente, il match. L’Inter però non ci sta: gli ingressi di Icardi e Joao Mario, subentrati all’intervallo, contribuiscono ad aumentare la mole di gioco e, nonostante l’inferiorità numerica, gli uomini di Pioli salgono d’intensità, pur attaccando in modo confusionario. Al ’76 Radu, già ammonito, rimedia il secondo giallo, pareggiando le forze in campo. I nerazzurri ci credono: Candreva scodella in mezzo, Perisic fa da sponda per Brozovic che, con un preciso colpo di testa, scavalca Marchetti e riapre il match. Negli ultimi 5 minuti di gioco, Icardi e compagni tentano il forcing, ma il tempo scivola via senza particolari occasioni: l’Inter si sveglia tardi, e in semifinale ci va la Lazio aspettando la vincente di Roma-Cesena.

 

Foto: Gazzetta dello Sport

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