Si è costituito l’uomo che, il 27 febbraio scorso, aveva ferito un quarantatreenne davanti a un bar, tra via Ciciliano e via Casal de’ Pazzi, tra i quartieri di Rebibbia e Ponte Mammolo. L’aggredito era stato colpito a un piede, fortunatamente in modo non grave, al termine di una lite con un’altra persona, poi fuggita. Le indagini delle Forze dell’ordine erano scattate nelle ore immediatamente successive, attraverso le testimonianze dei passanti e le registrazioni delle telecamere a circuito chiuso presenti nell’area adiacente al luogo dell’aggressione. Dopo pochi giorni, il cerchio dell’inchiesta si è via via ristretto su un pregiudicato di 24 anni, il quale si è consegnato spontaneamente alla Polizia, vedendosi ormai messo alle strette. Il giovane avrebbe inoltre indicato agli agenti un punto non meglio precisato del fiume Aniene, dove si sarebbe disfatto dell’arma utilizzata per ferire il 43enne. Posto in stato di fermo, su di lui grava ora l’accusa di tentato omicidio.
L’episodio
I fatti si sono svolti nella prima serata del 27 febbraio, più o meno attorno alle ore 20, quando alcuni testimoni hanno allertato le Forze dell’ordine riferendo di aver udito degli spari nei pressi di un bar di via Ciciliano, nei p. Sul posto, sono immediatamente accorsi gli agenti della Squadra mobile di San Basilio e del Gruppo Sant’Ippolito, nonché i sanitari del 118: sul luogo indicato dai passanti è stato rinvenuto il ferito, disteso in terra con il ben visibile segno del proiettile sul piede destro, mentre sul tratto di strada attorno a lui venivano recuperati altri bossoli. Secondo quanto riportato, i proiettili esplosi sarebbero stati almeno tre, uno solo dei quali andato a segno. L’uomo è stato successivamente medicato presso l’Ospedale “Sandro Pertini”, dal quale è stato dimesso nel corso della stessa notte, mentre gli inquirenti transennavano l’area attorno al locale e ricostruivano la dinamica dell’accaduto, individuando dopo una breve indagine l’autore dell’aggressione. Nonostante le indicazioni fornite dal 24enne, la pistola da lui utilizzata non è stata ancora recuperata.