La Corea del Sud voterà per eleggere il nuovo presidente il prossimo 9 maggio. E’ quanto ha comunicato il ministro degli interni, Hong Yun-sik, al termine di una sessione di Consiglio di Stato dal gabinetto parlamentare sudcoreano. Il voto arriva dopo che la Corte costituzionale del Paese asiatico ha confermato, il 10 marzo scorso, l’impeachment votato dal parlamento, il 9 dicembre, su uno scandalo di corruzione e abuso di potere partito dalle indagini sulla confidente “sciamana” Choi Soon-sil, nei confronti della, oramai ex, presidente Park Geun-hye.
L’ex presidente convocata davanti ai giudici
Inoltre la Park è stata chiamata a comparire davanti ai giudici il prossimo 21 marzo. L’ex presidente dovrà affrontare un interrogatorio nell’ambito dell’inchiesta in cui rischia un’incriminazione per corruzione e abuso di potere. Nonostante abbia sempre negato coinvolgimento e addebiti contestati, Park ha evitato tutti gli interrogatori grazie alla protezione dell’immunità presidenziale. La procura speciale, che ha chiuso il suo lavoro investigativo e istruttorio sul caso a inizio marzo, l’ha però espressamente indicata come “sospettata e complice” di diversi reati con Choi. Park, 65 anni, è stata la prima presidente eletta democraticamente ad essere rimossa dalla Corte costituzionale.
Un’altra accusa per la Park
Ma, a quanto sembra, le grane giudiziarie per la Park non sono finite. Infatti l’ex presidente, in aggiunta alle contestazioni per abuso di potere e corruzione, potrebbe trovarsi a rispondere dell’abbandono dei suoi nove cani. L’accusa è quella di aver lasciato alla Blue House – la sede della presidenza sudcoreana – una coppia di cani Jindo, ricevuta in dono nel 2013, coi suoi sette cuccioli. La Park si è difesa dicendo che per i cuccioli non sarebbe stata una buona cosa essere sradicati dall’ambiente familiare e che alla residenza presidenziale le attenzioni non sarebbero loro mancate, avendo incaricato il personale di prendersene cura.