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Emergenza umanitaria in Corea del Nord, donne e bambini vittime di malnutrizione

E’ emergenza umanitaria in Corea del Nord, dove la malnutrizione tra i bambini e le donne in età riproduttiva sta costituendo un problema di livello nazionale. Secondo uno studio delle Nazioni Unite, la maggior parte dei bambini al di sotto dei 24 mesi di età, e il 50 per cento delle donne in stato di gravidanza o in allattamento, soffrono di un’insufficiente varietà alimentare che porta a carenze di micronutrienti e ad un alto tasso di malnutrizione acuta e cronica. Come riporta l’Onu, un adeguato apporto nutrizionale e un’efficace assistenza sanitaria, per la madre ed il bambino, nel periodo tra il concepimento e il secondo anno di vita, riducono significativamente il rischio di mortalità e producono benefici a vita per i neonati, come la crescita sana e lo sviluppo cerebrale. Tuttavia, l’impatto di una nutrizione sub-ottimale è spesso irreversibile.

La scarsa qualità del cibo in Corea

Tuttavia, per molte persone che vivono in Corea del Nord, la qualità alimentare è scarsa, con un limitato consumo di alimenti ricchi di proteine, grassi e micronutrienti. Ciò comporta problemi correlati alla denutrizione, tra cui le preoccupazioni per lo sviluppo fisico e cognitivo. Secondo quanto riporta l’ultima indagine nazionale, condotta nel 2012, il 27,9 per cento dei bambini nordcoreani al di sotto dei cinque anni di età è affetto da malnutrizione cronica (arresto della crescita), mentre il 4 per cento da malnutrizione acuta (deperimento cronico). Inoltre, il 23,3 per cento delle donne in età riproduttiva è malnutrito. Un rapporto Ministero della salute pubblica del 2014 osserva che il 31,2 per cento delle donne in stato di gravidanza è anemico e il 5 per cento dei bambini nasce sottopeso. Oltre che dalla mancanza di cibo vario e sufficiente, la malnutrizione in Corea del Nord è aggravata da un servizio sanitario inadeguato e dalla carenza di acqua corrente e servizi igienici.

Sempre più alto il tasso di mortalità

Secondo il Socio-Economic, Demographic and Health Survey (Sdhs-2014) dell’Onu, il tasso di mortalità dei bambini in Corea del Nord è pari al 13,7 per mille; il tasso di mortalità dei bambini al di sotto dei cinque anni è del 16,2 per mille; il tasso di mortalità materna è di 66 per 100 mila bambini partoriti. Dati spaventosi che dimostrano quanto queste cifre siano al di sopra delle medie globali. Da sottolineare anche le differenze nei tassi di mortalità infantile tra le zone urbane e rurali, nonché tra province, con i tassi per i bambini al di sotto dei cinque anni pari a 1,2 volte superiore nelle zone rurali rispetto a quelle urbane.

Difficile l’accesso alle cure

Difficile anche l’accesso alle curie sanitarie per i bambini sotto i cinque anni e le donne incinte. In Corea del Nord, infatti, la diarrea e la polmonite sono le due principali cause di morte tra i bambini sotto i cinque anni. La diarrea è causata principalmente dalla mancanza di acqua potabile e da scarse pratiche igienico-sanitarie, ed è anche un fattore che contribuisce alla polmonite infantile e alla malnutrizione. Come riporta l’Sdhs-2014, la causa più comune di mortalità materna è invece l’emorragia post-partum. Circa il nove per cento di tutte le donne partorisce ancora a casa, con il 67 per cento di esse che muore durante il parto.

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