Una sanità che, finalmente, appare in ripresa quella della Regione Lazio. Dopo circa dieci anni in stato di commissariamento, i conti di marzo 2017 hanno fatto registrare un segno positivo accanto alla cifra di bilancio, con un + 137 milioni di attivo. A darne notizia, è stato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso di una conferenza stampa tenuta al Ministero dell’economia e delle finanze: “Per la prima volta nella storia i conti sono in attivo, e questa è una grande vittoria”. Un risultato che, come spiegato dallo stesso presidente, può garantire un miglioramento degli standard della sanità pubblica e, insieme, l’avvio di un percorso che consenta la crescita di prestazioni e servizi: “I livelli essenziali di assistenza, grazie al segno positivo, aumentano ma, soprattutto, in tal modo ripartono le assunzioni: saranno 3700 nel biennio, con smistamento nelle strutture ospedaliere”.
Zingaretti: “In ordine su disavanzo e assistenza”
Un risultato che, secondo quanto spiegato da Zingaretti, consente alla sanità pubblica di affrontare nodi che, finora, erano ritenuti drammatici. Primo fra tutti il problema delle liste d’attesa: “E’ il secondo anno consecutivo che il disavanzo è sotto il 5%, a 164 milioni. La prossima settimana – ha spiegato il Presidente – verrà firmato il decreto che permetterà lo stanziamento di milioni di euro per le liste d’attese. Finalmente stiamo vincendo la battaglia della cattiva sanità e, in tal modo, possiamo iniziare a ricostruirne una migliore”. L’abbassamento sostanziale del livello di disavanzo, inoltre, permette alla Regione di cominciare finalmente a intravedere uno spiraglio per l’uscita da un commissariamento che, nel 2007, portò la sanità laziale a una battaglia costante dovuta al “disavanzo e ai cattivi livelli di assistenza”. Voci sulle quali, stando alle parole di Zingaretti, “il Lazio è ora in ordine”.
Un percorso avviato, dunque, sul quale si avranno probabilmente maggiori delucidazioni nel corso del prossimo incontro tra Regione e Mef, previsto per l’estate prossima. Nel frattempo, il presidente ha delineato un primo piano d’investimento, in attesa della suddetta firma e della risoluzione del nodo assunzioni: “Centonove milioni si andranno ad aggiungere ai 264 milioni già sbloccati e dunque in totale per i nuovi investimenti saranno a disposizione 373 milioni”.