“Risponderemo a una guerra totale con una guerra totale, e a una guerra nucleare con il nostro stile di un attacco nucleare“. A parlare è Choe Ryong-hae, considerato dagli analisti il secondo più potente ufficiale della Corea del Nord, in occasione della grande parata militare svoltasi a Pyongyang per festeggiare il 105mo anniversario della nascita del padre della patria Kim Il-sung.
Minacce
Choe ha criticato il nuovo governo degli Usa sotto il presidente Donald Trump per “la creazione di una situazione di guerra” nella penisola coreana con l’invio di mezzi militari strategici nella regione. Presente alla parata anche Kim Jong-un, che però non ha parlato prima che la tv di Stato nordcoreana interrompesse le trasmissioni in diretta dalla piazza. Kim, leader 30enne salito al potere alla fine del 2011, ha sempre enfatizzato come le armi nucleari siano il fondamento della sua strategia di difesa nazionale.
La parata
La televisione di Stato ha mostrato migliaia di soldati in marcia su piazza Kim Il-sung e prototipi di missili intercontinentali KN-08 e KN-14 trasportati su camion in sfilata. Secondo gli analisti militari tali missili potrebbero un giorno essere in grado di colpire bersagli fino agli Stati Uniti continentali, anche se la Corea del Nord non li ha ancora testati. I soldati nordcoreani hanno portato in parata anche un altro grande razzo mai visto prima, delle dimensioni di uno a lunga gittata. Nel corteo hanno sfilato poi carri armati, lanciarazzi multipli, pezzi d’artiglieria e un missile a combustibile solido progettato per essere sparato da sottomarini. Presente anche il potente razzo a medio raggio “Musudan“, che potenzialmente potrebbe raggiungere le basi aeree statunitensi a Guam. La tv di Stato ha mostrato il leader Kim Jong-un, in abito nero e camicia bianca, uscire da una limousine nera e salutare la sua guardia d’onore prima di avviarsi lungo un tappeto rosso verso il podio da cui assiste alla parata insieme ai funzionari governativi di alto livello.
Asia in ansia
Le nuove minacce di Pyongyang preoccupano i Paesi vicini, a cominciare dal Giappone. Il ministro degli Esteri, Fumio Kishida, ha ricordato che il 25 aprile la Corea del Nord celebrerà un importante anniversario delle sue forze armate e “c’è una possibilità che possa agire in quell’occasione“. Per questo, ha insistito “dobbiamo essere pronti a prendere tutte le misure necessarie“. Secondo il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, “la guerra potrebbe scoppiare in ogni momento. Penso che tutte le parti interessate dovrebbero mantenere alta la vigilanza per quanto riguarda questa situazione”.