E sono 44! I successi in carriera di Sebastian Vettel aumentano con la fondamentale vittoria nel Gran premio del Bahrein, ottenuto precedendo all’arrivo il rivale su Mercedes Lewis Hamilton. Un successo importante per il tedesco della Ferrari, bravo e fortunato ad approfittare dei 5 secondi di penalità rifilati all’inglese per aver ritardato Ricciardo durante il primo stop per il cambio gomme. L’ex campione del mondo è stato così costretto a una gara tutta in salita, rendendosi comunque protagonista di una buona prestazione, rimontando circa 11 dei 14 secondi di ritardo accumolati rispetto al ferrarista. Sulla terza piazza del podio è salito l’altro pilota della casa tedesca, Valterri Bottas, partito in pole position. Quarto in griglia e quarto all’arrivo il finlandese Kimi Raikkonen.
Sefty in pista, Vettel davanti
Pronti, via e Vettel mette subito pressione all’inglese, soprassandolo in fondo al primo rettilineo, con il finalndese Bottas che mantiene la prima posizione mentre il connazionale Raikkonen viene risucchiato indietro, subendo i sorpassi in serie delle due Red Bull e anche dell’ex compagno di squadra Felipe Massa. Vettel la pista la tiene alla grande, rientrando per primo e montando le supersoft, adottando la stessa strategia seguita dall’olandese Verstappen. Il giovane pilota Red Bull, però, finisce lungo in curva dopo pochi giri, causa problemi ai freni, abbadonando la gara.
Hamilton rincorre
Il punto di svolta arriva dopo i primi pit-stop quando Sainz, su Toro Rosso, centra in pieno il pilota Williams Stroll, rendendo necessario l’ingresso della sefty-car. Nel frattempo, Hamilton decide di rientrare ai box ma, nella pit-lane, ritarda troppo l’australiano Ricciardo, incappando in una penalità di 5”. Vettel ne approfitta e guadagna un buon margine di vantaggio iniziando un duello a distanza con l’inglese: rientrano entrambi, tutti e due montano le soft e anche i tempi sono piuttosto simili. Hamilton guadagna qualcosina ma il suo compito di amministrazione Vettel lo svolge alla grande e, alla fine, sul gradino più alto del podio ci sale lui, portandosi a +7 sul rivale in classifica generale. L’altra Ferrari, Raikkonen la riporta al quarto posto, “dribblando” in serie prima Ricciardo e poi Massa, arrivando anche vicino alla terza piazza ma, a quel punto, di tempo non ce n’era più: Kimi l’appuntamento col podio lo manca ancora.