Il morbo di Alzheimer, la forma più comune di demenza degenerativa, colpisce oltre 26 milioni di persone al mondo. Il sintomo precoce più frequente è la difficoltà nel ricordare eventi recenti, ma anche notizie rilevanti, come il nome dei figli e i luoghi frequentati.
Chat Yourself
Per ovviare almeno in parte ai problemi di memoria, Nextopera ha sviluppato un programma specifico. Si chiama Chat Yourself e, come dice il nome, è una chat che aiuta i malati colpiti dal morbo scoperto nel 1906 a ricordare episodi della propria vita e informazioni importanti per l’esistenza quotidiana. Il programma è stato ideato da Young & Rubicam con il patrocinio di Italia Longeva e la collaborazione di Facebook.
Assistenza virtuale
In pratica, Chat Yourself è un assistente virtuale in grado di memorizzare la vita di una persona restituendole su richiesta informazioni fondamentali come, ad esempio, il nome e il contatto dei propri figli, il percorso per tornare a casa, le scadenze della settimana, eventuali allergie e altri elementi personali utili ad affrontare al meglio la propria giornata. Inoltre, attraverso l’invio di notifiche personalizzate, lo strumento ricorda al malato la disponibilità costante di un supporto, lo aiuta a mantenere la routine dell’orario in cui fare colazione o gli rammenta di prendere un medicinale.
“Una tecnologia al servizio dell’invecchiamento”
“Questo progetto non sconfigge l’Alzheimer ma va nella giusta direzione, offrendo ai malati un nuovo modo di vivere la malattia, uno strumento utile ad affrontare le prime fasi dopo la diagnosi, grazie a un supporto che rimpiazza il danno provocato dalla malattia”, ha affermato Roberto Bernabei, Presidente di Italia Longeva e Direttore Polo Invecchiamento, Neuroscienze, Testa-Collo ed Ortopedia Fondazione Policlinico A. Gemelli. “Come Italia Longeva – ha concluso – spingiamo fortemente per una tecnologia al servizio dell’invecchiamento”. Chat Yourself è stato sviluppato su Messenger. Fonte: Ansa.