Una scena raccapricciante quella che si è palesata agli occhi delle Forze dell’ordine che, questa mattina, sono entrate nella gioielleria di Salvatore Gala, 43 anni: l’uomo era stato rinvenuto poco prima esanime dietro il bancone del suo negozio di Marano, nelle vicinanze di Napoli, immerso in un lago di sangue dopo aver ricevuto un singolo colpo d’arma da fuoco, rivelatosi letale. Il locale era stato completamente messo a soqquadro, mentre la cassaforte adiacente al banco era aperta e vuota. La Procura di Napoli ha avviato un’indagine per omicidio e gli inquirenti, al momento, non escludono nessuna pista. L’ipotesi inizialmente più accreditata è che si fosse trattato di un delitto a scopo di rapina. Nelle ore successive, però, alcuni elementi (tra cui il trattenersi oltre l’orario da parte della vittima) avrebbero indotto gli investigatori a valutare anche altri scenari.
Il delitto
A far scattare l’allarme è stata la madre di Gala che, non vedendo il figlio (separato e padre di una bambina di 7 anni) rientrare nella sua casa di Qualiano dopo la chiusura del negozio, ha allertato i Carabinieri. L’uomo, secondo quanto riferito finora, potrebbe verosimilmente essere stato ucciso già nella serata di ieri: l’omicida avrebbe chiuso la porta interna della gioielleria, lasciando però alzata la saracinesca. A quanto sembra, all’interno del negozio si troverebbe una telecamera di sorveglianza che, probabilmente, potrebbe aver ripreso le persone entrate e uscite nella giornata di ieri.
Il ritrovamento
La scena del delitto è stata descritta da Giuseppe Iavarone, un negoziante dirimpettaio di Salvatore Gala, il quale ha ricostruito anche le fasi precedenti al ritrovamento del cadavere: “Quando ho aperto il negozio, alle 6,40, la saracinesca della gioielleria era già aperta. Non ho sospettato che fosse successo qualcosa. Poi è arrivata la zia, che ha bussato alla porta del negozio, ma nessuno ha aperto. Alle 9 è tornata la sorella, che poi si è recata a Qualiano, dove la famiglia abita, per recuperare le chiavi di riserva. Quando è tornata ha chiesto a me il piacere di aprire il negozio”. Dopo l’apertura della porta, la terribile scoperta: Salvatore, chiamato con il sopranome di Maurizio nel paese di Marano, era già morto da alcune ore. Gli inquirenti stanno ascoltando diverse persone, tra le quali l’ex moglie di Gala, descritto come un tipo “solitario ma tranquillo”.