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La Juventus fa la storia: 2-0 alla Lazio e terza Coppa Italia di fila

Ci ha messo poco la Juventus a buttarsi alle spalle il k.o. rimediato proprio sul prato dello Stadio Olimpico contro la Roma, non più tardi di tre giorni fa: i bianconeri si rifanno alla grande ai danni della Lazio e, con un secco 2-0, conquistano il primo dei tre trofei per loro ancora in palio, la Coppa Italia. Le reti di Dani Alves e Bonucci regolano i biancocelesti, volenterosi ma dominati dallo spessore fisico e tecnico degli uomini di Allegri, capaci di tenere botta all’avvio sprint dei romani e di mettere le cose in chiaro già nei primi 20 minuti, ottenendo il terzo successo consecutivo (record) in questa competizione, il dodicesimo complessivo, aggiungendo il primo importante tassello per la costruzione di un sogno chiamato “triplete”.

Uno-due Juventus

Senza Pjanic e Khedira, out rispettivamente per squalifica e infortunio, Allegri schiera Marchisio e Rincon a centrocampo, supportati ai lati da Dani Alves e Alex Sandro, con il solito Mandzukic a fare da spola fra attacco e difesa sulla sinistra. Inzaghi schiera l’undici tipo, affidando a Keita e Immobile il compito di dare fastidio alla BBC della retroguardia juventina. Una mission che riesce dopo pochi minuti quando proprio il senegalese, pescato da un lancio in profondità, si beve Bonucci e conclude con un mancino da posizione defilata che si infrange sul palo alla destra di Neto (dopo deviazione di polso di Barzagli). E’ la prima emozione targata Lazio e, per parecchio tempo, resterà l’unica: la Juve prende sempre più campo, vince i contrasti, fraseggia alla grande in mezzo al campo, dove Parolo (non al meglio, e infatti esce dopo una ventina di minuti) fatica a contenere Marchisio e Dybala viene sovente a prendersi il pallone per duettare con Higuain. E, dopo solo 12′, il gioco spumeggiante dei bianconeri dà i suoi frutti: Alex Sandro alza la testa e, dalla trequarti sinistra, effettua un traversone che pesca dalla parte opposta un colpevolmente libero Dani Alves che, di piatto, beffa in controtempo Strakosha per l’1-0. E’ un duro colpo per la Lazio che, a questo punto, perde ulteriori metri, concedendo prima a Higuain (miracolo di piede) poi a Dybala l’opportunità di calciare verso la porta difesa dall’albanese, che respinge in entrambi i casi. Ma è solo questione di tempo: al 24′, la Joya scodella un corner dalla destra, spizzato da Alex Sandro e trasformato in rete dall’accorrente Bonucci. L’uno-due è davvero micidiale.

Coppa da record

Nella ripresa, con la Juventus che abbassa il ritmo, la Lazio prova a risalire la china, con Inzaghi che getta nella mischia un Felipe Anderson piuttosto ispirato. E’ proprio il brasiliano, infatti, a creare finalmente un nuovo pericolo a Neto, imitato poco dopo da Immobile, che ci prova di testa. Allegri chiede concentrazione, Inzaghi sprona ma, nonostante ci metta cuore e voglia, la formazione capitolina continua a sbattere contro la retroguardia zebrata che il gol proprio non lo vuole concedere. Anzi, è ancora Strakosha a superarsi, di nuovo su Higuain lanciato a rete, allungando la gamba sinistra sul tocco morbido del Pipita. E il risultato non cambia più: al triplice fischio la gioia è tutta bianconera che, adesso, può concentrare le sue forze sui due restanti obiettivi. Il primo trofeo, la banda Allegri se lo è già messo in bacheca.

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