Aerei militari Usa hanno lanciato nelle ultime ore nel sud-est della Siria volantini di avvertimento alle milizie irachene filo-iraniane e a militari siriani governativi impegnati in un’offensiva nella zona contro miliziani siriani filo-Usa e filo-giordani. Lo riferisce la tv panaraba al Mayadin, vicina all’Iran, citando media anti-governativi siriani della zona a est di Suwayda. Secondo le fonti, i volantini sono stati lanciati vicino al posto di blocco di Shahmi, lungo l’autostrada internazionale Damasco-Baghdad.
“Lasciate questo posto di blocco e tornate a quello di Zaza”, si legge nei volantini di cui copie sono state raccolte da gente del posto. Nei giorni scorsi, gli Usa avevano annunciato di aver bombardato milizie filo-governative decine di chilometri dal valico frontaliero di Tanf, tra Siria e Iraq, controllato da milizie filo-Usa. Le forze lealiste siriane, composte in larga parte da miliziani sciiti iracheni filo-iraniani tentano da giorni di avanzare da Suwayda e da Damasco verso est, puntando verso il valico di Tanf.
Intanto si conclude a Barze, alla periferia di Damasco, un altro capitolo delle deportazioni forzate di popolazioni civili e di miliziani di aree ribelli verso la regione di Idlib, nel nord-ovest, dove il governo siriano e i suoi alleati la Russia e l’Iran stanno ammassando quel che rimane dei gruppi di insorti sempre più radicalizzati. Secondo quanto riferisce l’agenzia Sana, con la quarta e ultima fase dell'”accordo per la riconciliazione” a Barze, “le istituzioni dello Stato torneranno” nel distretto, che si era rivoltato al regime nel 2012 nel quadro della rivolta armata. Dopo un assedio militare durato anni, migliaia tra civili e miliziani si sono arresi e sono ora trasferiti nel nord-ovest a bordo di pullman governativi come già successo a Homs (2014) e in altre aree ribelli tra cui Aleppo est lo scorso dicembre