“Il mondo è un’eredità che abbiamo ricevuto dai nostri antenati, ma è anche un prestito dei nostri figli: figli che sono stanchi e sfiniti dai conflitti e desiderosi di raggiungere l’alba della pace; figli che ci chiedono di abbattere i muri dell’inimicizia e di percorrere la strada del dialogo e della pace perché l’amore e l’amicizia trionfino”. Così Papa Francesco si era rivolto ai presidenti di Israele e Palestina, Shimon Peres e Mahmoud Abbas, l’8 giugno del 2014. Sullo sfondo dei giardini vaticani, ha preso il via quello che il Pontefice argentino ha definito “un cammino nuovo alla ricerca di ciò che unisce e per superare ciò che divide”. Un incontro storico, voluto proprio da Bergoglio, che ha messo insieme i leader di due nazioni in guerra da decenni e i cui negoziati sembravano nuovamente essere entrati in crisi.
Un minuto per la pace
L’impegno del Papa per realizzare la pace si è allargato anche al Forum Internazionale di Azione Cattolica, che per ricordare quello storico abbraccio tra due Paese perennemente in guerra all’ombra del cupolone, ha ideato un “flash-mob” denominato “Un minuto per la pace“. In un comunicato diffuso sul sito del Foro, insieme all’Unione Mondiale Organizzazioni Femminili Cattoliche, all’Azione Cattolica Italiana, all’Acción Católica Argentina e alla Comision Justicia y Paz Argentina, il movimento propone “a tutti gli uomini e a tutte le donne di buona volontà” “un minuto per la pace”. L’obiettivo è quello di unire l’impegno e la preghiera per la pace di ciascuno di noi. L’appuntamento, anche quest’anno, sarà per l’8 giugno 2017, nel terzo anniversario dell’incontro tra Papa Francesco e i presidenti di Israele e Palestina. Quel giorno, alle ore 13:00, chiunque potrà fermarsi un attimo, “per un minuto”, pregando secondo la propria tradizione, e invocando quello che lo stesso Bergoglio ha definito un dono di Dio: la pace. Come farlo? Da soli o in gruppo, nelle nostre case o nei luoghi di lavoro o di studio, o con una celebrazione in un luogo di preghiera. L’idea del Forum è offrire a tutti un’opportunità per incoraggiare la preghiera continua e l’impegno per la pace.
Sull’esempio di Papa Francesco
“Un minuto per la pace” risponde concretamente all’invito di Papa Francesco che costantemente ci ricorda che la pace è un “lavoro artigianale”. Lo ha detto a Sarajevo nel 2015, e lo ha ripetuto al Cairo nel suo intervento alla conferenza per la pace promossa dall’università di Al Azhar, il mese scorso: “Fedi diverse si sono incontrate e varie culture si sono mescolate – ha detto il Papa -, senza confondersi ma riconoscendo l’importanza di allearsi per il bene comune. Alleanze di questo tipo sono quanto mai urgenti oggi. Nel parlarne, vorrei utilizzare come simbolo il ‘Monte dell’Alleanza’ che si innalza in questa terra. Il Sinai ci ricorda anzitutto che un’autentica alleanza sulla terra non può prescindere dal Cielo, che l’umanità non può proporsi di incontrarsi in pace escludendo Dio dall’orizzonte, e nemmeno può salire sul monte per impadronirsi di Dio”.