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Mondiali U-20, competizione finita per l’Italia: gli azzurrini crollano 1-3 con l’Inghilterra

Niente da fare per la nazionale italiana U-20. Dopo la straordinaria impresa compiuta nei quarti di finale contro lo Zambia, gli azzurrini di Alberigo Evani impattano contro l’Inghilterra, incassando una pesante sconfitta per 3-1 e vedendo così svanire il sogno mondiale. E pensare che i giovani talenti italiani erano passati in vantaggio dopo appena due minuti, grazie alla rete numero 5 di Orsolini nella manifestazione coreana. Un gol utile solo per le statistiche però, perché nella ripresa i “Three lions” si scatenano e, per la precisione, è il neoacquisto del Liverpool, Dominic Solanke, a prendere in mano il timone della gara sfoderando una splendida doppietta che si somma alla rete di Lookman. A spaccare il match, però, ci ha pensato un altro giovane dei Reds, Sheyj Ojo, decisivo per la rimonta: nella finale di Suwon, l’Inghilterra se la vedrà con il Venezuela.

Orsolini illude

Una buona Italia quella della prima frazione, colata però a picco nella seconda parte di gara sotto i colpi del numero 10 albionico, talento purissimo con piedi da trequartista e vena realizzativa da bomber. Peccato perché l’impegno conclusivo contro i sudamericani sembrava tutt’altro che proibitivo per l’under di Evani. La bella azione dell’1-0, con l’assist di Favilli per il mancino vincente dell’attaccante dell’Ascoli, è rimasta l’acuto maggiore nel prosieguo di una gara che, lentamente ma inesorabilmente, è scivolata in mano agli inglesi. Già sul finire del primo tempo l’Inghilterra ha iniziato a macinare gioco, prendendo possesso del centrocampo azzurro e mettendo in evidenza le premesse per una ripresa all’assalto.

Ojo e Solanke, show british

Una circostanza che, puntualmente, si verifica non appena il direttore di gara Lahoz fischia l’inizio della ripresa. Ed è proprio Solanke a guidare la carica britannica, supportato da un ispiratissimo Ojo (subentrato a Dowell al 9′) che, sulla corsia sinistra, manda letteralmente in apnea la retroguardia azzurra. Un asse, quello Reds, che funziona al minuto 67, quando l’esterno calcia un pallone verso l’area di rigore impegnando il portiere Zaccagno: sulla sfera si avventa il numero 10 per il tap-in decisivo. Raggiunto il pareggio, lo strapotere fisico e tecnico degli inglesi trova terreno fertile: è lo stesso Ojo a propiziare la rete del sorpasso per i suoi, lanciando in area un pallone sul quale pasticciano Coppolaro e Scalera favorendo la conclusione vincente di Loockman. L’Italia non riesce nemmeno a reagire e, nei minuti finali, Solanke mette il sigillo al match strappando la sfera a Mandragora e viaggiando in solitaria fino alla trequarti, lasciando poi partire un gran destro che non lascia scampo a Zaccagno. Agli azzurri resta la soddisfazione di un buon mondiale e la speranza di un terzo posto da conquistare nella finalina contro l’Uruguay.

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