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Realizzarsi attraverso il lavoro

La prossima Settimana sociale dei cattolici italiani, che si terrà a Cagliari dal 26 al 29 ottobre ha come tema: “Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo e solidale”. L’uomo attraverso il suo lavoro completa l’opera della creazione perfezionando secondo un disegno di bellezza e di giustizia il mondo delle cose e realizzando la propria umanità.

Ogni uomo e ogni donna hanno diritto a non veder umiliata la loro dignità per chiedere il lavoro come favore, come una merce da scambiare col servilismo. Il lavoro è anche un dovere per cui non bisogna sciupare i talenti che il Signore ci dona al servizio del prossimo per una umanità più libera e fraterna. Dio vuole che l’uomo e la donna creati a sua immagine non siano considerati come una cosa, non siano umiliati ed offesi dalla mancanza di lavoro o da un’occupazione alienante che li asservisce al profitto ad ogni costo, ma che ad ogni uomo e ad ogni donna sia riconosciuta la dignità e la libertà propria dei figli di Dio.

Il lavoro rappresenta un elemento fondamentale per la comunità e per l’essere umano sia nella possibilità di esprimere le proprie facoltà, sia come fonte principale del sostentamento suo e della famiglia, sia come evidenza della sua dignità. Il lavoro non è soltanto il fare, ma anche l’essere di una persona nei suoi rapporti con gli altri, con la creazione, con il presente, il passato ed il futuro: per questo il lavoro, in se stesso, è la dignità della persona e per questo nessuno può “toglierlo” ne tantomeno “rubarlo” a nessuno.

La dignità nasce e si sviluppa -secondo il progetto divino – nel rapporto dell’uomo con l’ambiente che lo circonda. Il percorso sul quale metterci è quello della coraggiosa riscoperta di alcune dimensioni: creatività, proiezione verso il futuro, sviluppo delle capacità e valorizzazione dei talenti, esercizio quotidiano dei valori, unitamente alla battaglia contro paure e angustie, ingiustizie e tradimenti, illegalità e corruzione.

La dottrina sociale della Chiesa affida un grande ruolo al lavoro nello sviluppo umano; contemporaneamente crede che il vero sviluppo sia frutto di un’economia “pulita”, che risponde sia alle esigenze dell’etica sia a quelle dell’economia stessa. Nel lavoro è importante percepire una unità tra la propria attività ed il cammino di crescita umana. Questa unità fa sì che il lavoro non diventi un idolo, non diventi solo una fonte di reddito staccata dal resto della persona e della vita, ma si trasformi in uno strumento per vivere il sociale e contribuire al bene comune.

E’ importante sviluppare il senso della solidarietà fra gli uomini che cercano un posto di lavoro e che lavorano, fra Nord e Sud del Paese e del mondo. Papa Francesco nell’udienza alla Cisl ha rilanciato un “nuovo patto sociale per il lavoro”, guardando si giovani perché “Quando i giovani sono fuori dal mondo del lavoro, alle imprese mancano energia, entusiasmo, innovazione, gioia di vivere, che sono preziosi beni comuni che rendono migliore la vita economica e la pubblica felicità”.

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