Notte di panico tra Grecia e Turchia, dove gli abitanti sono stati svegliati da una violenta scossa di terremoto magnitudo 6.7 che ha fatto registrare il suo epicentro tra l’isola di Kos e la città costiera turca di Bodrum – l’antica Alicarnasso – e le vicine isole greche. Le persone spaventate sono uscite di casa e si sono riversate nelle strade, mentre i turisti presenti negli hotel della zona, hanno trascorso il resto della notte all’aperto allestendo dei letti di fortuna.
Due morti e almeno 120 feriti
Il violento sisma ha provocato la morte due turisti – uno turco e uno svedese – deceduti a causa del crollo del soffitto di un bar. Inoltre, 120 persone risultano ferite anche se nessuna di loro sarebbe in pericolo di vita. Almeno 78 di loro, secondo i dati forniti dalle strutture sanitarie, sarebbero state già curate e dimesse dagli ospedali. Nei crolli però, potrebbero esserci state anche altre vittime, visto che alcuni tweet, non ancora confermati dalle autorità, parlano di almeno cinque morti.
Squadre di soccorso al lavoro
Intanto, il sindaco dell’isola ellenica, Giorgos Kyritsis, ha spiegato che le squadre di soccorso sono subito entrate in azione per controllare se vi siano delle persone intrappolate nelle macerie degli edifici crollati. Il primo cittadino greco, inoltre, ha comunicato che sono stati attivati anche l’esercito e i servizi di emergenza.
Danni ingenti a Kos e un “mini tsunami”
Dopo il sisma e i primi momenti di paura è iniziata la conta dei danni. Un “mini tsunami” provocato dalla prima violenta scossa e dal seguente sciame sismico, ha causato un’onda anomala – alcuni cittadini hanno riferito di aver visto “il mare ingrossarsi” – che ha allagato il lungo mare, travolgendo barche, biciclette e motorini. L’acqua ha invaso la passeggiata costiera inoltre, come riportato da La Stampa, in alcune fotografie comparse sui social network si vedono le strade trasformate in fiumi e invase da oltre venti centimetri d’acqua. Ma i danni più ingenti, si sono verificati nel centro storico: molti edifici sono stati danneggiati, tra cui anche l’antica moschea e la fortezza del 14esimo secolo situata all’ingresso del porto.