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Barcellona, l’attentatore della Rambla ucciso a Cambrils

Sarebbero in tutto sette gli uomini collegati alla strage delle Ramblas di Barcellona e all’attacco notturno di Cambrils: a distanza di 24 ore dall’attacco terroristico che ha seminato la morte su una delle più importanti vie della città catalana, uccidendo 14 persone e ferendone altre 130, il cerchio si stringe attorno agli attentatori ancora in fuga: secondo quanto riportato nelle ultime ore, il giovanissimo Moussa Oukabir, di origine marocchina era stato considerato il conducente del furgone che ha compiuto il massacro. Inizialmente inserito nel gruppo dei quattro in fuga, era stato poi identificato tra i terroristi uccisi nella sparatoria di Cambrils, durante la quale la polizia si è scontrata con un commando di 5 persone, tutte abbattute. Sicuramente, l’autista del mezzo è fra i cinque, una versione data inizialmente come in attesa di ufficialità ma, in seguito, confermata dal quotidiano iberico “El Pais”. Tuttavia, però, non sarebbe stato Oukabir alla guida del mezzo: il marocchino, al momento, si troverebbe in un luogo sconosciuto. A questo punto, i terroristi ricercati come responsabili dell’attentato sarebbero tre: assieme a Moussa, risultano mancanti Younes Abouyaaqoub e Said Aallaa. Secondo fonti spagnole, infatti, anche Mohamed Hychami, inizialmente indicato tra i fuggitivi, sarebbe tra i terroristi uccisi a Cambrils.

Gli arresti e i sospetti

Le Forze dell’ordine locali, quindi, proseguono la caccia serrata ai due attentatori che ancora mancherebbero all’appello. Anche i due latitanti sono giovanissimi: Abouyaaqoub, originario di Ripoli, infatti, avrebbe 22 anni mentre Aallaa è appena 18enne. Nel frattempo, il fratello di Moussa Oukabir, il 28enne Driss, è stato arrestato dalla polizia spagnola ma si è detto estraneo a quanto accaduto a Barcellona. Assieme a lui sarebero state arrestate altre tre persone sospettate di essere correlate con gli attacchi: Mohamed Houli, Salh El Karib e Mohamed Aalla. Stando a quanto finora appurato dagli inquirenti, i due attacchi di Barcellona e Cambrils sarebbero tra loro collegati e riconducibili a un un’unica cellula terroristica che, da tempo, preparava attacchi ancora più grandi. Anche l’esplosione della villa dell’Alcanar, avvenuta mercoledì scorso, sarebbe legata agli attentatori: secondo i media locali, la deflagrazione avrebbe privato i terroristi delle bombole a gas riadattate ad armi esplosive.

 

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