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Serie A: riparte la caccia alla Juventus

Si riparte con il solito entusiasmo a mille, con attese e speranze per una stagione che almeno sulla carta promette emozioni e spettacolo e magari, dopo anni di incontrastato dominio bianconero, anche maggiore equilibrio, soprattutto lassù, dove tutto è più bello. Si riparte dopo un’estate caldissima, fatta di amichevoli in giro per il mondo alla ricerca di sensazioni da certificare sul campo. Da questa sera quando alle 18 Maresca di Napoli fischierà l’inizio di Juventus-Cagliari, la prima ufficiale della nuova stagione di serie A. Che, peraltro, ha già visto l’interessante prologo dell’Olimpico con la Supercoppa Italiana vinta dalla Lazio proprio su campioni d’Italia della Juve.

Juve favorita

Si riparte tra certezze e incognite. Inevitabile pensare alla Juventus che anche in questa stagione riparte dalla pole con i favori del pronostico nonostante la legnata d’overture: i bianconeri hanno perso Bonucci, il che ha creato qualche problema all’assetto difensivo di una squadra che si muoveva a occhi chiusi e che aveva fatto del reparto arretrato il suo Muro di Berlino. L’arrivo di Matuidi, aggiunto ai vari Douglas Costa e Bernardeschi, non può che giovare ai campioni che comunque, come tutte le altre, di qui alla fine del mese avranno l’opportunità di correggere l’assetto prima della chiusura del mercato estivo.

Napoli in prima fila, poi le altre

Alle spalle dei bianconeri, almeno sulla carta, non partità certo la Roma, seconda lo scorso anno. Le partenze di Rudiger e Salah, hanno di fatto tolto qualcosa sul piano tecnico alla squadra che ha perso un allenatore maturo quale Spalletti per abbracciare un giovane come Di Francesco, con idee chiare ma alla prima esperienza in una squadra abituata da sempre a lottare per il vertice. Ruolo di anti Juve che spetta di diritto al Napoli che ha cambiato nulla rispetto alla scorsa stagione, puntando sulla qualità di un gruppo forte e rodato. Il Napoli gioca un calcio piacevolissimo, il migliore d’Italia, e ha tutto per insidiare il titolo ai bianconeri. Poi, in ordine di apparizione, ci sono le due milanesi, vogliose di tornare in auge dopo stagioni sotto naftalina. Il Milan ha portato a termine un mercato faraonico, ha cambiato la bellezza di nove giocatori, preso quanto c’era di meglio in giro pur di regalare a Montella una squadra in grado di riportare il Diavolo in alto. L’Inter ha cambiato guida tecnica, affidandosi all’esperienza di Luciano Spalletti, inserendo laddove ne aveva bisogno con gente di qualità, plasmando come lui sa fare una squadra cui era mancata in precedenza l’appartenza. Poi, ovviamente la Roma che ha cambiato molto e parte a fari spenti consapevole che ripetersi non sarà facile. A Di Francesco, ancora in attesa di un altro paio di colpi, il compito di impreziosire la stagione giallorossa. C’è poi la Lazio di Simone Inzaghi, rilanciata dalla vittoria in Supercoppa. Una squadra compatta che gioca bene che può rappresentare in questa stagione, la sorpresa.

Le possibili outsider

Questa la griglia per l’alta classifica poi, ci sono da valutare le altre, con l’Atalanta subito alle spalle, con i bergamaschi che avranno anche l’impegno europeo, ma che ha tutto per fare bene, forte di un collettivo ,che avrà pure perso qualche interprete, di sicuro affidamento. Dietro i bergamaschi di Gasperini Fiorentina e Torino. I viola hanno cambiato molto, decisamente troppo e il solo acquisto di Simeone non fa dormire sonni tranquilli a Firenze. Cairo ha invece trattenuto il suo gioiello Belotti e promette spettacolo. Poi c’è la classica terra dell’anonimato dove Sampdoria, Bologna, Sassuolo, Udinese, Genoa, Chievo e Cagliari hanno da pensare a centrare quanto prima la quota salvezza per evitare di essere risucchiati nelle sabbie mobili di un fondo dove Crotone, Verona, Spal e Benevento (le ultime tre neo promosse) avranno il bel da fare per aggrapparsi al carro salvezza.

La prima giornata

Oggi si comincia e sarà subito un test probante per la Juve che alle 18 ospita il Cagliari mentre in serata il primo posticipo con in campo il Napoli sul campo del Verona. Domenica tutte le altre con il Milan che riparte da Crotone dove lo scorso anno aveva maldestramente spianato la strada alla salvezza dei calabresi, mentre i cugini nerazzurri dell’Inter ospiteranno al Meazza la Fiorentina con Pioli che cerca vendette dopo l’esonero dello scorso anno ma con Spalletti che viole partire subito a tutto gas. Come vuole la prima vittoria la Lazio che ospita la neopromossa Spal, mentre più complicata la trasferta che attede la Roma agli Azzurri d’Italia di Bergamo contro un’Atalanta che ha fatto bene in precampionato. Per Di Francesco, dopo le sconfitte estive, è l’ora di voltare pagina, con o senza esterno d’attacco che potrà arrivare in chiusura di mercato, perché partire con il piede giusto sarebbe la miglior medicina alle tante incertezze che ruotano attorno al nome Roma. Senza dimenticare che alla seconda i giallorossi ospiteranno l’Inter in un amarcord di ricordi e veleni. A chiudere il programma Bologna-Torino, Sampdoria-Benevento, Sassuolo-Genoa e Udinese-Chievo.

L’esordio della moviola

Sarà pure l’anno del Var, la moviola in campo, che parte anche in Italia allo scopo di evitare errori e regalare credibilità al nostro campionato. E poi c’è il campo, quello che dovrà decidere, dirci come stanno le cose. Perché le chiacchiere stanno a zero. E’ ora di cominciare e francamente non vediamo l’ora.

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