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Esplosione a Kiev vicino alla sede del governo nel giorno dell’indipendenza

Un’esplosione si è verificata a Kiev non lontano dal palazzo del governo. Secondo l’agenzia Unian, sono almeno due i feriti: una donna che verserebbe in gravi condizioni e un uomo che avrebbe riportato lesioni alla testa. Oggi in Ucraina si celebra il Giorno dell’Indipendenza e in mattinata si era svolta una parata militare. L’esplosione è avvenuta in via Grushevsky, tra la sede del governo e lo stadio Dinamo. Sul posto sono arrivati agenti delle forze di sicurezza, artificieri e personale sanitario.

Vertice con il capo del Pentagono

Alla parata aveva partecipato anche il segretario statunitense alla Difesa, Jim Mattis. Il capo del Pentagono ha incontrato il presidente ucraino, Petro Poroshenko ed ha ribadito che gli Stati Uniti restano “impegnati nel costruire la capacità militare” dell’Ucraina ma non si è ancora pronunciato sulla possibilità di fornire ‘armi letali‘ all’Ucraina per domare la ribellione dei separatisti filorussi nel Donbass. “Stiamo studiando questa questione – ha affermato Mattis in conferenza stampa a Kiev – Adesso ritorno negli Usa e, tenendo conto di ciò che ho visto e di ciò che ho saputo, informerò le autorità del paese di cose molto concrete che consiglierò di realizzare”. Il presidente ucraino ha confermato di aver discusso con Mattis “di tutti gli aspetti della cooperazione con gli Stati Uniti”, inclusi “l’ampliamento delle capacità difensive ucraine” e “la cooperazione in campo tecnico-militare”. Poroshenko ha ribadito che la questione delle forniture di armi letali all’Ucraina da parte degli Usa prima della decisione finale richiede riservatezza, ma ha affermato di essere “contento della discussione” avuta con Mattis. Il ministro della Difesa ucraino Stepan Poltorak in un’intervista alla rivista Narodna Armia ripresa dall’agenzia Interfax aveva affermato, in riferimento alla richiesta di armi da impiegare contro i separatisti, che “ora è molto importante il sostegno dei partner occidentali in questa questione. Si tratta esclusivamente di armi difensive, soprattutto mezzi antiaerei e sistemi anticarro, di cui abbiamo bisogno”. La guerra nel Donbass dura ormai da tre anni e il segretario americano ha confermato il mantenimento delle sanzioni economiche alla Russia “finché Mosca non modificherà i comportamenti che le hanno causate”.

Le critiche alla Russia

La Russia, infatti, sostiene anche militarmente i separatisti e nel discorso pronunciato durante la parata militare per il 26° anniversario dell’indipendenza, Poroshenko, oltre ad affermare che l’Ucraina punta alla piena integrazione nella Nato e nell’Unione Europea, non ha risparmiato critiche a Mosca: “Oltre 10 mila vite ucraine pesano sulla coscienza dell’aggressore. Non perdoneremo e non dimenticheremo”.

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