Gli incendi che devastano l’Italia, il terrorismo, il lavoro. Sono alcuni dei temi toccati dal Segretario di Stato vaticano cardinale Pietro Parolin, tornato in Veneto, sua terra natale, per la precisione a Trebaseleghe, nel padovano, per la presentazione dell’opera che Grafica Veneta ha dedicato a “San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI in Cadore”. “Quanto dolore provoca nelle nostre coscienze vedere le scene degli incendi che devastano il patrimonio boschivo e talvolta distruggono anche vite umane ed abitazioni – ha detto il porporato – Preghiamo il Signore perché ci liberi da questa calamità e converta il cuore di coloro che provocano tali gravi danni“. “L’egoismo dell’uomo attenta alla dignità e integrità” dell’ambiente, ha aggiunto. “L’estate di quest’anno, con la sua prolungata siccità, mette a repentaglio l’agricoltura e le risorse idriche, come la natura nella sua biodiversità. Anche le nostre Dolomiti sono esposte al rischio di veder compromesso il loro complesso equilibrio”, ha detto, sottolineando che “il Creato è un dono di Dio da salvaguardare e tutelare”.
Il terrorismo
Parlando di terrorismo e del dolore che seminano gli attentati, il cardinale ha messo in evidenza che l’atteggiamento dei genitori di Luca Russo, vittima dell’attacco a Barcellona, così come di quelli di Valeria Solesin, morta al Bataclan a Parigi, è “incoraggiante“. “Credo che questa sia la maniera giusta per rispondere all’odio che questi terroristi esprimono – ha spiegato il cardinale Parolin a margine dell’incontro – ed è il principio che la Sacra Scrittura esprime con ‘non lasciarti vincere dal male ma vinci il male con il bene’. Lì ne abbiamo un esempio concreto”.
Il lavoro
“Oggi è importante poter lavorare. Questo è il tema fondamentale, quello del lavoro e dell’occupazione – ha ribadito Parolin – perché è legato strettamente alla dignità della persona, perché la persona si realizza nel lavoro. Se manca il lavoro viene privata di questa dimensione fondamentale. Quanta responsabilità c’è anche da parte degli imprenditori nel creare lavoro affinché la gente possa vivere, possa avere una vita dignitosa nel presente e anche nel futuro, progettare. Tanta mancanza di progettazione a livello dei giovani nasce proprio da questa incertezza. Quando ci sarà una maggiore sicurezza questa permetterà di avere una visione un po’ più larga nel senso della famiglia e dei rapporti sociali”.
Luciani beato
Parolin ha anche parlato della causa di beatificazione di Papa Albino Luciani: “Speriamo fortemente che Giovanni Paolo I possa arrivare agli onori degli altari. Voi pregate anche per questom – ha detto ai giornalisti – Una volta approvato il decreto sull’esercizio eroico delle virtù cristiane, se c’è il miracolo credo che alla conclusione della Causa non mancherà molto. Il requisito è il miracolo. Credo che ci sia già qualche cosa. Se il miracolo verrà approvato si procederà in tempi brevi”.
I migranti
Infine, per quanto riguarda la questione migranti e in particolare l’opposizioni di tanti sindaci, anche in Veneto, che non vogliono ospitare altri profughi, il Segretario di Stato ha affermato che “E’ difficile entrare nelle singole situazioni. Uno non ha gli elementi per farlo. Ma anche qui vale il principio della solidarietà. Questi fenomeni vanno affrontati assieme. Più ci isoliamo e più uno cerca di difendere il proprio particolare, più difficile diventa affrontarli e risolverli nel modo giusto”.