L’Istat annuncia che l’ultimo dato relativo al tasso di occupazione è salito dello 0,1%, e va dunque al 52,2%. La definizione tasso di occupazione in questo caso vuol dire che lavorano solo poco più della metà dei cittadini italiani.
Sono anni oramai che si alternano i 0,1 + agli 0,1- ; ed intanto siamo il fanalino di coda dei Paesi ocse (quelli più sviluppati). Mentre le nazioni nostre concorrenti hanno ben recuperato le perdite di posti di lavoro degli anni orribili della crisi, noi siamo ancora lontani da riportare nel mercato del lavoro i 400 mila occupati persi. Eppure Renzi rivendica il merito della crescita degli zero virgola. Valli a capire i politici cosa percepiscono di ciò che accade.