Contrordine al Campidoglio: l’incontro fra la sindaca Raggi e il ministro Calenda, inizialmente fissato per il 17 ottobre, potrebbe avvenire già nella giornata di oggi. Questo, almeno, quanto affermato dalla stessa prima cittadina a margine della Giornata dello sport paralimpico svolto a Ostia: “Le polemiche non interessano a nessuno, né a Roma né ai romani. Quello che ci interessa è che il tavolo si farà: incontrerò sicuramente il ministro già nella giornata odierna. E’ una grande opportunità per la città e siamo tutti pronti”. La sindaca taglia dunque corto sulle discussioni che erano imperversate negli ultimi giorni fra lei e il ministro dello Sviluppo economico il quale, nella giornata di ieri, aveva invocato lo svolgimento dell’incontro entro 48 ore.
Le divergenze
Dopo aver scritto al guardasigilli “il forte bisogno che questa città sia destinataria di politiche di medio e lungo periodo, non limitando il tavolo di rilancio a passi operativi a breve”, di fatto chiedendo più poteri per la città di Roma, la sindaca aveva ottenuto la risposta piuttosto stizzita del destinatario, il quale aveva parlato di “lettere sconclusionate” e di come “la situazione del Tavolo Roma” stesse “rapidamente superando la soglia del ridicolo. Dal 21 settembre scorso – giorno in cui abbiamo inviato la prima lettera per l’avvio del Tavolo – cerco di parlare con la sindaca di Roma in merito al lavoro preliminare da svolgere in vista della riunione fissata il 17 ottobre, prima data utile nella sua agenda, alla quale tutti gli altri partecipanti hanno dovuto adattarsi. A oggi non sono riuscito ad avere un contatto diverso da un sms di circostanza; continuo però a ricevere lettere sconclusionate sui più vari argomenti”.
Raggi: “Il tavolo deve tenersi”
Raggi, da parte sua, aveva risposto che “chiedere più poteri per Roma Capitale non è ridicolo” e che “il tavolo per il rilancio della città lo chiediamo da tempo e deve tenersi: il 17 ottobre noi ci saremo. Già giovedì 5 è prevista una riunione preparatoria tra delegazioni tecniche con il ministero”. Ora l’atteso incontro, con la speranza che, dopo le polemiche, si possa ragionare meglio anche sul futuro della Capitale.