Dopo la decisione di Madrid di avviare l’articolo 155 della Costituzione spagnola, con il quale il governo sospende l’autonomia della regione autonoma e inizia l’iter per il commissariamento del Govern, è scoppiata l’ira del presidente del Parliament Carles Puidgemont che ha parlato di un “colpo di stato contro il popolo della Catalogna. Sa di franchismo è un ritorno al 1975″.
L’ira di Puidgemont
Con il sostegno di oltre 450 mila persone che sono scese in piazza a Madrid per manifestare contro la decisione annunciata dal premier Mariano Rajoy, il presidente catalano Carles Puidgemont ha denunciato il tentativo da parte del governo spagnolo di voler “liquidare l’autogoverno” della regione autonoma. Puidgemont ha invitato i cittadini a difendere le loro istituzioni. Infatti, con il commissariamento della regione, il governo di Madrid prenderà il controllo, oltre che del Parliament, anche dei Mossos de Esquadra (la polizia catalana, ndr), dell’amministrazione, dei conti della Generalità e della radio e della tv pubblica.
La resistenza “pacifica e ghandiana”
Inoltre, le misure considerate troppo pesanti, hanno spinto la popolazione catalana a preparare una resistenza “pacifica e ghandiana”: verranno organizzate proteste di massa in piazza, “azioni di disturbo immaginative” per contrastare ogni decisione di Madrid. Nel frattempo, la procura generale dello stato ha già pronta l’incriminazione di Puidgemont per “ribellione” se dichiarerà l’indipendenza. In questo caso, se il President venisse arrestato, rischierebbe fino a 30 anni di carcere.