E' morto Giuseppe Vittorio Laras, rabbino capo di Milano dal 1980 al 2005. Domani, alle 13, nella Sinagoga di via della Guastalla si terrà una cerimonia per ricordarlo, mentre i funerali si terranno in Israele. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala sottolinea come Laras sia stato “una figura chiave nel dialogo ebraico-cristiano nella nostra città e in Italia. Ci stringiamo al cordoglio dei famigliari e di tutta la Comunità ebraica di Milano” ha concluso il sindaco del capoluogo lombardo.
“La scomparsa del rabbino Giuseppe Laras lascia un grande vuoto nell'ebraismo italiano e nella società italiana. Non c'è stato evento negli ultimi decenni di storia ebraica italiana in cui non si sia sentito il peso della sua voce, dei suoi insegnamenti, dei suoi consigli. E' intervenuto come sopravvissuto alla Shoah, come Maestro ricco di dottrina e di esperienza, come cittadino preoccupato degli sbandamenti della società, sempre pacato nella forma ma deciso nei suoi principi, senza timore di andare controcorrente”. E' questo il ricordo di Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma. Rav Giuseppe Laras è stato rabbino capo ad Ancona, Livorno e Milano. Ha presieduto l'Assemblea dei Rabbini d'Italia, membro della Consulta rabbinica e ha diretto il Collegio Rabbinico Italiano.
Rav Laras aveva 82 anni ed stato un protagonista del dialogo tra ebrei e cristiani. Si ricorda per la sua profonda amicizia prima con il cardinale Martini e poi con il cardinale Tettamanzi ma anche con l'attuale presidente del Pontificio consiglio della cultura, il cardinale Ravasi. Momenti salienti di tale dialogo furono la visita di Tettamanzi alla sinagoga di Milano e la nomina da parte dell'arcivescovo di Milano del rabbino quale membro della sezione orientalistica dell’Accademia Ambrosiana.