Con un memo confidenziale Rex Tillerson è stato accusato da una decina di funzionari del Dipartimento di Stato di aver violato una legge federale che mira ad impedire agli eserciti stranieri di usare i bambini soldato. Secondo i media Usa, il segretario di Stato avrebbe escluso Birmania, Iraq e Afghanistan dalla lista annuale dei criminali che inviano i minori nelle zone di guerra, anche se il suo dipartimento aveva affermato pubblicamente che facevano ricorso a questa pratica.
La contestazione
Dai documenti, ottenuti dai media, è emerso che la decisione di Tillerson sarebbe in contrasto con una raccomandazione unanime dei capi degli uffici regionali del Dipartimento di Stato che sorvegliano le ambasciate in Medio Oriente e in Asia, dell'inviato Usa in Afghanistan e Pakistan, e dell'ufficio per i diritti umani del Dipartimento.
Il memo
Lasciare i Paesi fuori dalla lista rende più facile per gli Stati Uniti fornire loro assistenza militare: Iraq e Afghanistan sono forti alleati nella lotta contro i militanti islamici, mentre la Birmania è un alleato emergente per compensare l'influenza della Cina nel sud-est asiatico. Nel memo di Foggy Bottom, datato 28 giugno, si afferma che “oltre a violare la legge americana, questa decisione rischia di compromettere la credibilità di diversi rapporti e analisi del Dipartimento di Stato, indebolendo uno degli strumenti diplomatici primari dell'amministrazione Usa per scoraggiare le forze armate governative dal reclutamento di bambini soldato”.