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Alunni rivendicano la fede col Rosario al collo

Gli italiani non sembrano restare indifferenti al tentativo di privarli delle proprie tradizioni cristiane. Lo testimonia quanto avvenuto stamattina a Palermo. I genitori degli alunni della scuola elementare Ragusa Moleti, hanno fatto entrare i loro figli in classe con crocifisso e Rosario al collo. La scelta dopo che il preside Nicolò La Rocca, ieri, aveva diffuso una circolare con la quale vieta le preghiere a scuola. Inoltre, lo stesso dirigente ha fatto rimuovere dai corridoi dell'istituto le statue della Madonna e del Sacro Cuore di Gesù, finite – stando a quanto riferisce La Repubblica – sul davanzale della finestra del bagno.

Come supposto da In Terris, i genitori evidenziano che l'attenzione dei dirigenti scolastici dovrebbe soffermarsi su problemi ben più rimarchevoli. “Ci sono problemi più importanti in questa scuola, come il crollo di un soffitto di qualche mese fa per cui mio figlio ha fatto orari di recupero massacranti, non capiamo perché il preside abbia preso questa decisione che penalizza chi vuole esercitare liberamente il suo credo – dice Alessandra De Simone, una delle mamme che oggi hanno protestato davanti alla scuola di via Ragusa Moleti -. Lunedì i nostri figli non entreranno e pregheranno davanti alla scuola, questo non possono vietarcelo”.

Concorda Salvatore Billeci: “Noi dobbiamo rispettare le religioni degli altri ed è giusto, ma a noi non ci rispetta nessuno, non sono d'accordo con questa decisione, così si fa un torto ai bambini”. Durante la protesta avvenuta all'ingresso della scuola stamattina, circa una trentina di genitori hanno aspettato invano l'arrivo del preside per dei chiarimenti. “Abbiamo portato il parere dell'Avvocatura di Stato che secondo il preside giustifica le sue decisioni, qui si fa riferimento al fatto che le decisioni vanno prese sempre informando e dialogando con le parti come il consiglio di istituto”, dice Giuseppe Di Vincenti, consigliere di circoscrizione, che ha un nipote iscritto alla scuola.

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